Il Festival internazionale del doppiaggio Voci nell’ombra è giunto alla XXII edizione. Dopo il ventennale celebrato nel 2019 alla Mostra del Cinema di Venezia, e l’edizione 2020 on line in pieno lockdown, torna nella città di Savona e a Genova, dall’8 al 21 dicembre 2021. È organizzato dall’Associazione culturale Risorse – Progetti & Valorizzazione con la direzione artistica e organizzativa di Tiziana Voarino. Sarà dedicato a Ludovica Modugno, attrice e doppiatrice scomparsa lo scorso ottobre, voce ufficiale di Glenn Close, Cher, Anjelica Huston, tra le altre.
Il festival “è attento alle esigenze e ai nuovi scenari del settore, anche in relazione all’evoluzione delle tecnologie e delle piattaforme di visione, alle necessità di fruibilità on line, pronto a implementare l’attenzione sull’accessibilità agli audiovisivi – ha detto la direttrice Tiziana Voarino -. Proiettati verso l’internazionale non tralasciamo il territorio: sono oltre cento le realtà partner e indubbia è la testimonianza di una forte e voluta promozione proprio di esso e di realtà rappresentative”.
Soddisfazione da parte del vicesindaco e assessore alla Cultura di Savona, rispettivamente Elisa Di Padova e Nicoletta Negro. “Io rimango stupita dalla quantità di partner che questo festival riesce ad aggregare, gli eventi quando costruiti e hanno ricadute effettive sulla città e sulle professioni che da questo possono nascere aggregano”, ha detto Di Padova. “È un progetto che va avanti da tanti anni, non abbiamo bisogno di progetti spot ma dobbiamo valorizzare quello che già c’è. È coinvolta la città e i suoi luoghi”, ha aggiunto Negro.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis