Le ragazze speciali delle Giornate degli Autori

In concorso alle Giornate degli Autori, che si svolgeranno durante la 73ma Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ci sono due italiani: Danieli e De Angelis


Sono due i film italiani in concorso, su 11 in totale, alle Giornate degli Autori, che si svolgeranno durante la 73ma Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia (31 agosto-10 settembre): si tratta di Indivisibili di Edoardo De Angelis e La ragazza del mondo di Marco Danieli. Indivisibili, opera terza dell’autore napoletano (Mozzarella Stories e Perez.) è la storia di due gemelle siamesi adolescenti, Viola e Dasy, che cantando ai matrimoni danno da mangiare a tutta la famiglia, ma sognano la normalità e magari poter fare l’amore, insomma dividersi. “Io vedo il mondo così: sempre in bilico tra la bellezza e la bruttezza. La frequentazione assidua di questo bilico mi ha portato a ancora una volta a Castelvolturno. Questo territorio è un simulacro straziato di una bellezza passata, materiale perfetto per costruire la gabbia dalla quale i miei uccellini vogliono disperatamente scappare”. Il regista, che si è formato al Centro sperimentale, definisce le sue protagoniste: “Due ragazze speciali che vi condurranno in un’avventura piena di sorprese”. Accanto alle gemelle Angela e Marianna Fontana, ci sono nel cast Antonia Truppo, Tony Laudadio, Peppe Servillo. 

Una giovane donna speciale è al centro anche dell’opera prima La ragazza del mondo di Marco Danieli con Sara Serraiocco e Michele Riondino, che trae ispirazione da una storia vera per costruire un romanzo di formazione e una ricerca di identità. Protagonista una Testimone di Geova che si trova a cambiare il suo destino grazie a un amore con un “ragazzo del mondo”, cioè uno che non fa parte della sua comunità. “Accade spesso, i cosiddetti ‘disassociati’ perdono tutto, amici e parenti non li salutano neppure più, Testimoni di Geova ce ne sono centinaia di migliaia in Italia, non li riconosciamo neppure, magari vivono e lavorano accanto a noi, ma non ne sappiamo niente”. Danieli, anche lui uscito dal Csc e autore di cortometraggi apprezzati, si definisce un “esordiente stagionato” (è nato nel 1976). “Ci ho messo qualche anno a costruire questo film – racconta – un film che ha fatto esordire parecchie persone come me”. 

Tra gli altri film in competizione, ci sono titoli come Polina di Valerie Muller e del coreografo Angelin Preljocaj, con Juliette Binoche, parabola su una giovane danzatrice (Nastya Shevtzoda) da Mosca alla Francia; il filippino Pamilya Ordinaryo di Eduardo Roy Jr, su una coppia di sedicenni a cui viene ‘rubato’ il figlio; il western colombiano Pariente di Ivan D. Gaona. Ad aprire sarà il documentario The War Show di Andreas Dalsgaard e Obaidah Zytoon sul viaggio iniziato nel 2011 di Obaidah e un gruppo di amici da Damasco verso la Siria per prendere parte alla rivoluzione.

La 13/a edizione delle Giornate degli Autori, la sezione autonoma e parallela promossa da Anac e 100Autori (tra i molti partner, a vario titolo, la Siae, Doc/It, il Parlamento Europeo, Cinecittà News), ha tra i suoi temi centrali l’universo femminile con ben sette registe. E tornano gli Women’s Tale targati Miu Miu con due episodi: #11 Seed di Naomi Kawase (Italia-Giappone) e #12 That one day di Crystal Moselle (Italia – Usa).

Tra gli eventi speciali si segnala in particolare Il profumo del tempo delle favole di Mauro Caputo, coproduzione tra Vox Produzioni e Istituto Luce Cinecittà, da un romanzo di Giorgio Pressburger (Sulla fede) e con la presenza in scena dell’autore stesso. Un uomo (Giorgio Pressburger) è alla ricerca, tra dubbi e tormenti, dei segni della propria fede, mettendo a nudo la sua esperienza, scardinando certezze e false ipocrisie, entrando nelle pieghe più nascoste della mente umana. Indaga le paure infantili, le menzogne dell’età adulta, l’illuminazione della grazia e attraverso il sostegno di alcuni compagni di viaggio come Dostoevskij e Kafka, il suo discorso si trasforma in un serrato confronto con la questione del male e della sofferenza. Un viaggio che si intreccia tra culture molto diverse, una testimonianza preziosa che si trasforma in un’indagine profonda dell’animo umano. Mauro Caputo torna a dirigere lo scrittore e intellettuale mitteleuropeo dopo l’esperienza de L’orologio di Monaco.

Ci sono poi Caffè di Cristiano Bortone (Italia-Belgio-Cina), che segnala anche il forte interesse per le coproduzioni tra Italia e Cina, uno dei punti di forza di questa edizione dei Venice Days, e Vangelo di Pippo Delbono (Italia-Belgio), girato dal regista (come attore lo troviamo tra i protagonisti di La ragazza del mondo) in mezzo ai rifugiati di un centro di accoglienza, dei quali ascolta le storie e con cui mette in scena parti del testo sacro. Tra i protagonisti di quest’edizione ci sarà anche Rocco Siffredi, che si racconta con autoironia nel documentario Rocco di Thierry Demaiziere e Alban Teurlai.
Da segnalare anche You Never Had It – An Evening With Bukowski di Matteo Borgardt, breve documento che nasce dalla video-intervista realizzata dalla giornalista italiana Silvia Bizio nel gennaio del 1981 con Charles Bukowski nella sua casa di San Pedro, in California. E’ stata una lunga notte di sigarette e vino con lo scrittore e la sua futura moglie Linda Lee Beighle, a parlare di ogni possibile soggetto, dagli scrittori al sesso, dall’amore all’umanità. L’intervista fu registrata su nastri Umatic che poi rimasero dimenticati per oltre 30 anni; sono stati digitalizzati e editati con l’inserzione di nuove scene girate appositamente in Super8 e con alcune poesie lette dallo stesso Bukowski e l’autore è il figlio della giornalista che ha intuito il valore di quel materiale documentario relegato per lunghi anni in un garage. 

Alle Giornate saranno proiettati anche i tre film finalisti del Premio Lux, istituito dal Parlamento Europeo: A peine j’ouvre les yeux di Leyla Bouzid; l’opera d’animazione Ma vie de courgette di Claude Barras e Toni Erdmann di Maren Ade.

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26 Luglio 2016

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