I cinque cortometraggi candidati agli Oscar 2023 sono stati presentati ieri a Los Angeles, presso il nuovo Museo dell’Academy of Motion Pictures, di cui Cinecittà è founding member.
Tutti i titoli in competizione per il premio provengono da paesi extra USA, dimostrazione dell’inclusività messa in atto dall’Academy. Oltre a An Irish Goodbye, Ivalu, Night Ride e The Red Suitcase, in cinquina anche Le Pupille di Alice Rohrwacher, accolto con entusiasmo e applausi dal pubblico in sala. Il cortometraggio prodotto da Alfonso Cuarón è liberamente ispirato a uno scambio epistolare tra Elsa Morante e Goffredo Fofi e racconta un gruppo di orfanelle alla vigilia di natale del 1943.
L’incontro è stato moderato dalla regista Peggy Rajski, che ha sollecitato Alice Rohrwacher a raccontare Le Pupille: “Il mio film parla dell’eterno dilemma di come dividere una torta, quando la torta per me rappresenta il potere. Perché in genere chi lo detiene lo vuole tutto per sé, senza dividerlo con nessuno. E apre anche un’altra questione: a chi è giusto vada? Chi se lo merita?”. E aggiunge: “Questo lavoro è nato quando Alfonso Cuarón mi ha chiamata, dicendo che voleva produrre un film sul Natale, e la lettera di Elsa Morante mi è venuta subito in mente perché era piena di immagini. Ho cambiato una cosa: ho deciso di ambientarlo in un collegio femminile, invece che in uno maschile, come nell’originale. Ho fatto questa scelta perché oggi le donne mi sembrano le sole in grado di avere il coraggio di rompere la torta”.
Alfonso Cuarón ha dichiarato: ”Sono un grande fan di Alice, quindi quando mi è venuta l’idea di esplorare il Natale attraverso le varie culture, è stata la prima che ho chiamato”.
Alice Rohrwacher, che insieme alla sorella Alba è stata la protagonista della rassegna “Le Meraviglie”, prodotta da Cinecittà al MoMA di New York nel 2019, è alla sua prima candidatura agli Oscar.
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