CANNES – Presentato all’Italian Pavilion il programma della terza edizione del festival “Le Giornate della Luce” a Spilimbergo dal 10 al 18 giugno. Una manifestazione che vuole celebrare il ruolo degli autori della fotografia del cinema italiano, realizzata grazie alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Friuli, il Comune di Spilimbergo e la Confartigianato Imprese di Pordenone, con la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà. La manifestazione, curata da Gloria De Antoni con Donato Guerra, attribuirà anche quest’anno il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, un riconoscimento per la fotografia di un film italiano dell’ultima stagione che verrà annunciato il 18 giugno, insieme al premio dei giovani e il premio del pubblico. Il riconoscimento verrà assegnato da una giuria di esperti, composta quest’anno dai giornalisti e critici cinematografici Oreste De Fornari e Steve Della Casa, dagli autori della fotografia Francesca Amitrano e Giuseppe Lanci e da uno degli ospiti più attesi di questa edizione, il cineasta, attore e montatore iraniano Babak Karimi. A presiedere la giuria Piero Colussi.
Attesi per la giornata inaugurale Francesco Bruni e Arnaldo Catinari – regista e autore della fotografia del film Tutto quello che vuoi – protagonisti dell’incontro di 8 1/2, a cura dell’Istituto Luce Cinecittà e della rivista 8 ½, con la conduzione di Laura Delli Colli. Sempre in avvio di manifestazione anche l’inaugurazione a Palazzo Tadea della prima delle quattro mostre di quest’anno “Parata di stelle, ritratti di Pino Settanni” ancora a cura dell’Istituto Luce Cinecittà. In programma anche la conversazione con Paolo Carnera e Vladan Radovic – vincitori del Quarzo di Spilimbergo, Quarzo dei giovani e Quarzo del pubblico della scorsa edizione; un omaggio all’autore della fotografia, autore e regista Carlo di Palma; una giornata dedicata a Lorenza Mazzetti; una dedica ai quarant’anni della Cineteca del Friuli; il convegno su “Fotografare il Friuli Venezia Giulia”; un corso di formazione realizzato con l’Ordine dei giornalisti del FVG su reportage e documentario e una masterclass per gli studenti delle Scuole di Cinema e per il pubblico con i tre autori della fotografia Claudio Giovannesi, Francesca Amitrano e Alessandro Pesci. Tra gli altri eventi da segnalare la conversazione tra Oreste De Fornari e Babak Karimi “Un (cineasta) italo-iraniano a Hollywood”, in programma sabato 17 giugno. Il suo ultimo film Il cliente, di Asghar Farhadi, ha vinto il Premio Oscar come miglior film straniero 2017. A Spilimbergo sarà proiettato Fish & Cat, film del 2013 a cui Babak Karimi è particolarmente legato, una fiaba nera che rilegge l’Iran contemporaneo attraverso una coraggiosa e riuscita metafora e vede una grande interpretazione dell’attore iraniano. Il programma completo su www.legiornatedellaluce.it
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"