A Palermo dal 3 al 9 luglio la dodicesima edizione del Sole Luna Doc Film Festival, fondato e presieduto da Lucia Gotti Venturato. Trentuno i film del concorso, suddivisi in tre categorie: The Journey, sezione riservata ai documentari che raccontano storie di popoli e di paesaggi; Human Rights, dedicata ai film che mettono in luce situazioni problematiche e di crisi dove i diritti umani non sono rispettati; e una sezione interamente dedicata ai Corti. Fuori concorso la rassegna Art in Doc: quattro documentari dedicati a grandi artisti del nostro secolo che approfondiranno tematiche legate all’arte contemporanea, e un tributo alla città di Palermo con il documentario Pellegrino di Federico Savonitto e Ruben Monterosso. A giudicare i film in concorso una giuria presieduta dal regista e produttore Gianni Massironi, e composta dalla regista iraniana Firouzeh Khosrovani, dal regista, attore e fondatore del festival Asiatica di Roma Italo Spinelli, dallo sceneggiatore premio Oscar Mark Peploe e dall’antropologo dell’Università di Milano Bicocca Vincenzo Matera.
Ad aprire il festival il documentario portoghese Ama-San di Cláudia Varejão: quando i ciliegi sono in fiore nella piccola città giapponese di Wagu, le Ama-San, “donne del mare”, raggiungono le rive dell’oceano e s’immergono nel segreto delle sue acque alla ricerca di alghe, crostacei e molluschi. Come creature degli abissi, queste donne da diverse generazioni preservano, con i loro gesti sapienti, il rituale di una pesca antica basata al tempo stesso sulla forza e sulla delicatezza. Tra gli altri film in concorso Il segreto delle calze di Nicola Contini, un racconto che si snoda tra la via Emilia e Pechino per seguire Emilia e Angiolo, due piccoli imprenditori toscani che, dopo il fallimento della loro impresa di produzione di calze femminili, emigrano a Yiwu, nella Repubblica popolare cinese diventando protagonisti dell’economia più fiorente del mondo. Dopo dieci anni trascorsi in Cina ora hanno un’altra sfida da affrontare: trovare il coraggio di tornare a casa.
Il festival prevede, inoltre, sei prime nazionali: 69 minutes of 86 days, Vuelo Nocturno, Les deux visages d’une femme bamiléké, Overdrive. Return Point, e i corti Sans le Kosovo e Il naufrago. In programma, tutte le sere a partire dalle 18:00, anche una serie di incontri e appuntamenti, con testimonianze, racconti, Q&A con i registi, presentazioni di libri e progetti solidali. Tra questi la narrazione di un progetto di laboratorio teatrale all’Ucciardone, un bilancio sul riconoscimento Palermo Capitale dei Giovani 2017, un confronto tra le principali associazioni e istituzioni impegnate quotidianamente in percorsi di inclusione con i migranti.
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