E’ ufficiale. Il Festival di Cannes, causa pandemia, è rinviato a luglio, dal 6 al 17. “Come annunciato lo scorso autunno – si legge in un comunicato diffuso dagli organizzatori – il Festival Internazionale del Film di Cannes si concede la possibilità di modificare le sue date in funzione dell’evoluzione della situazione sanitaria mondiale. Quindi, previsto inizialmente dall’11 al 22 maggio 2021, si svolgerà dal martedì 6 a sabato 17 luglio 2021”. Confermate le date della Mostra di Venezia, dall’1 all’11 settembre. Lo scorso anno il Festival di Cannes era stato annullato pur avendo opzionato una lista di titoli a cui è stato attribuito una sorta di bollino di qualità.
Il Marché du Film si svolgerà parallelamente, da 6 al 15 luglio, con la possibilità di iscriversi a partire dal 15 marzo e l’opzione di una partecipazione da remoto per coloro che non potranno viaggiare. L’anno scorso il mercato si era svolto online a giugno e aveva attratto oltre 10mila partecipanti per 5 giorni (1.500 solo dagli Stati Uniti) con 3.500 film e progetti e circa 200 eventi virtuali.
Consacrati al festival i talenti cresciuti nell’incubatore torinese e premiati 3 film sviluppati dal TFL, laboratorio internazionale del Museo Nazionale del Cinema che dal 2008 ha raccolto 11 milioni di euro di fondi internazionali
E' diventata subito virale la reazione di Nanni Moretti alla mancata vittoria a Cannes per il suo Tre piani. Il regista ha postato su Instagram una sua foto in cui appare 'invecchiato di colpo' con una didascalia scherzosa: "Invecchiare di colpo. Succede. Soprattutto se un tuo film partecipa a un festival. E non vince. E invece vince un altro film, in cui la protagonista rimane incinta di una Cadillac. Invecchi di colpo. Sicuro".
Premiato a Cannes con il Docs-in-Progress Award tra 32 opere internazionali, Cent'anni di Maja Doroteja Prelog, coproduzione che coinvolge anche il cagliaritano Massimo Casula con la sua società di produzione Zena Film
Il giapponese Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi ha ottenuto sia il Premio della critica internazionale che quello della giuria ecumenica