Il film di Alice Rohrwacher, già premio per la sceneggiatura al Festival di Cannes nel 2018, è secondo ‘The Guardian’ al terzo posto tra i 50 film più belli del 2019 dopo The Irishman di Martin Scorsese e Marriage Story di Noah Baumbach. Intanto a New York chiude al MoMa la mostra The Wonders, Alice and Alba Rohrwacher. “Per noi è un onore e un insegnamento lavorare con Alice – commenta da Londra il produttore Carlo Cresto-Dina, la cui casa di produzione ‘tempesta’ ha prodotto tutti i film della Rohrwacher -, una delle voci più autentiche e sorprendenti del cinema internazionale. Fa parte ormai di un gruppo di autrici e autori che stanno disegnando il cinema mondiale di questi anni.Il fatto che molti di questi nomi oggi siano italiani, che siano seguiti all’estero forse ancora più che da noi, dovrebbe farci orgogliosi”.
Uscito in Gran Bretagna con il titolo Happy as Lazzaro, il terzo film di Alice Rohrwacher continua a raccogliere importanti consensi, sempre il ‘The Guardian’ infatti l’ha inserito tra i 100 migliori film del 21mo secolo mentre è la rivista specializzata Indiewire a eleggerlo come uno dei 100 titoli più importanti del decennio.
L’omaggio al grande regista de Il Padrino e Apocalypse Now, già vincitore di sei premi Oscar e recentemente acclamato a Cinecittà e alla Festa del Cinema di Roma
La storia di Maura Delpero, dopo il Leone d'argento – Gran Premio della Giuria a Venezia 81, e nella corsa verso l’Oscar, per cui il nostro Paese l’ha candidato come film nazionale, al più longevo Festival statunitense si aggiudica il Gold Hugo: l’ Area Filmitalia di Cinecittà ha curato la selezione dei film italiani del CIFF
Al giornalista e produttore il riconoscimento che omaggia i professionisti in prima linea nella promozione internazionale del "Made in Italy”
La Presidente di Cinecittà si è detta felice per la vittoria della scrittrice coreana, augurandosi di poterla incontrare presto