La vera storia di Fukushima in un doc italiano

Dopo Berlino un altro documentario italiano sta per porsi all’attenzione della vasta platea degli spettatori di vari continenti. Realizzato da una piccola casa di produzione milanese, Teatro Primo Studio – Film Beyond, con la regia di Matteo Gagliardi, con il contributo giornalistico di Pio d’Emilia e con il prezioso supporto di Sky TG24, Fukushima – A Nuclear Story, è un film documentario unico e coraggioso, che a 5 anni dallo tsunami e dal successivo incidente nucleare di Fukushima, vuole fare il punto sulla tragedia che ha sconvolto il Giappone.  

Ripercorrendo il disastro attraverso gli occhi e la voce di Pio d’Emilia, corrispondente di Sky TG24 che vive in Giappone da più di trent’anni, il primo giornalista straniero ad essere entrato nella cosiddetta “zona proibita” e a raggiungere la centrale nucleare, il film offre un punto di vista totalmente inedito della tragedia, narrata da Massimo Dapporto nella versione italiana e da Willem Dafoe in quella internazionale.  

Pio d’Emilia realizza più di 300 ore di materiale: riprese scioccanti, interviste agli abitanti delle zone colpite, alle autorità locali e governative, portando l’attenzione sugli ‘effetti collaterali’ sociali causati dalle scelte del governo e del cosiddetto “villaggio nucleare”. In una intervista inedita l’ex Primo Ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo, e probabilmente il Giappone, si siano salvati per un caso fortuito da una catastrofe ben più grande. Il racconto è scandito dai disegni manga realizzati da Nicola Ronci e Ilaria Gelli dell’Accademia Europea di Manga, dando vita al primo esempio di “manga made in Italy” applicati ad una produzione audiovisiva italiana.  

Durante la settimana del quinto anniversario dello Tsunami, Fukushima: A Nuclear Story sarà trasmesso in 3 continenti. In Italia è in esclusiva su Sky TG24 e Sky Cinema Cult HD che lo trasmetteranno l’11 marzo. Tra le reti che hanno acquistato Fukushima: A Nuclear Story troviamo Al Jazeera America seguita da 24Doc (Russia), NRK (Norvegia), RTVE (Spagna), CBC (Canada), TSR (Svizzera), UR (Svezia), DR (Danimarca), Rialto Channel (Nuova Zelanda), TV3 (Catalogna, Spagna), Planete TV (Francia).