CANNES – Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa che sostiene le coproduzioni cinematografiche, negli ultimi anni ha manifestato una crescente attenzione verso la parità di genere nel settore audiovisivo, istituendo al proprio interno un gruppo di lavoro dedicato alla questione.
Osservatorio privilegiato sulla produzione europea di qualità, Eurimages possiede un vasto database di informazioni che, dal 2012, si è arricchito di dati relativi al sesso delle figure chiave impiegate nei film per i quali viene richiesto il sostegno economico del fondo. Le statistiche mostrano come, nel periodo 2014-2016, le donne occupino mediamente il 30% delle posizioni principali nelle 506 coproduzioni analizzate, con percentuali più elevate nei documentari e più scarse nell’animazione. I dati di dettaglio permettono anche di individuare la tipologia di ruoli occupati dalle donne, confermando lo stereotipo di genere, ossia una maggiore incidenza nelle posizioni percepite come più “femminili” di costumista, scenografa, montatrice e, al contrario, con scarsa rappresentanza nei posizioni più tecniche di musiche e sonoro. Per quanto concerne i ruoli “autoriali” (regia, sceneggiatura, produzione, montaggio, fotografia), la presenza femminile media scende ulteriormente al 26%, che diventa 21% per la sola regia. Una quota più alta rispetto alla media europea (e più che doppia rispetto alla quota italiana) ma pur sempre fortemente sbilanciata.
I risultati allarmanti hanno spinto il board di Eurimages, nel 2015, ad adottare nelle proprie policy una strategia per promuovere la parità di genere nel settore. La strategia è perfettamente allineata alla Dichiarazione di Sarajevo del 14 agosto 2015, con la quale i Paesi membri del Consiglio d’Europa hanno affermato ufficialmente la necessità di ridurre l’ineguaglianza, a partire dal principio che la democrazia si basa anche sull’espressione del talento, della creatività e delle capacità di uomini e donne in egual misura. La missione principale del Consiglio d’Europa, del resto, è la difesa dei diritti umani di cui la parità di genere è elemento integrante e, nei prossimi mesi, l’organizzazione internazionale invierà una raccomandazione ai paesi membri per incoraggiarli a prendere misure in tal senso nel settore audiovisivo.
Anche la strategia adottata da Eurimages promuove la difesa della parità presso i fondi nazionali e regionali dei paesi membri che sostengono l’audiovisivo. Più in generale, la politica portata avanti dal fondo ha come principali obiettivi l’introduzione del criterio della parità di genere in tutte le politiche e misure di sostegno, il contrasto all’uso di stereotipi sessisti nella rappresentazione della donna e la lotta alla violenza contro le donne intesa come conseguenza anche dello svilimento dell’immagine del ruolo femminile diffusa sullo schermo.
Sono diverse le misure concrete che Eurimages ha già messo in atto. Nel 2016 è stato assegnato il primo Audentia Award, un premio di 30.000 euro assegnato al Festival di Istanbul al miglior film a regia femminile, vinto dal film The Magic Mountain di Anca Damian. Il premio del 2017 sarà attribuito al miglior film a regia femminile tra quelli selezionati al festival di Locarno. A ogni riunione trimestrale del board, inoltre, Eurimages tiene delle masterclass sul tema della parità, organizzate nei vari paesi membri del Fondo, allo scopo di conoscere la situazione nelle differenti realtà, di condividere best-practice e di diffondere la consapevolezza della disuguaglianza. Eurimages, inoltre, richiede che per tutti i progetti presentati al fondo siano forniti i dati relativi alla composizione del cast tecnico e artistico per genere, esercizio utile non solo per l’analisi statistica dei dati, ma anche di immediata efficacia in termini di consapevolezza per i produttori dei film sulla equa presenza di uomini e donne in ciascun progetto.
Per seguire le attività di Eurimages per la promozione della parità è creata una sezione dedicata nel sito web del Fondo, in cui è anche possibile scaricare studi e relazioni che analizzano l’andamento della situazione nei vari paesi. Clicca qui
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