Sarà presentata in prima mondiale alla 73. Mostra di Venezia una speciale anticipazione (40’) di Jesus VR – The Story of Christ, primo lungometraggio mai realizzato in Realtà virtuale, la nuova esperienza immersiva che sta rivoluzionando il mondo della visione. Il film, che avrà una durata finale di 90’, è prodotto da AUTUMN™ VR Inc. e VRWERX, LLC.
Per quattro giorni, dall’1 al 4 settembre, tutti gli accreditati della Mostra di Venezia potranno sperimentare questa tecnologia applicata sia per un tempo limitato, sia integralmente. La proiezione si terrà nel nuovo VR Theater, allestito al secondo piano del Casinò e attrezzato con 50 VR Head Gears per la visione individuale su sedie rotanti a 360°.
“Siamo particolarmente lieti dell’opportunità di presentare il primo lungometraggio al mondo interamente realizzato in Virtual Reality – ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera – Jesus VR servirà a dimostrare le potenzialità narrative e spettacolari della nuova tecnologia, sinora limitata a filmati di breve durata. Il fatto assume particolare valore nell’anno in cui anche il rinnovato mercato del film, ora Venice Production Bridge, presenta 6 progetti di VR fra le 40 proposte di prodotti audiovisivi in cerca di finanziamenti, insieme a film, documentari, serie TV e web series. Un segno dell’attenzione che la Mostra di Venezia riserva ai grandi mutamenti che stanno contribuendo a ridefinire l’orizzonte della produzione di immagini in movimento.” La Realtà virtuale è un nuovo, dirompente mezzo espressivo che sta ridefinendo i modelli del cinema e dell’industria dei media, e che può offrire nuove possibilità creative a registi e artisti per raccontare nuove storie ed esplorare inediti linguaggi.
Jesus VR – The Story of Christ intende mostrare e raccontare da vicino, tornando indietro di 2000 anni e in una maniera mai vista, la storia di Gesù Cristo, dalla nascita alla resurrezione, dal battesimo ai primi miracoli fino alle ultime ore della crocifissione. Il film è stato girato interamente a Matera in 4K 360° con una troupe tutta italiana. E’ il primo e il più ambizioso lungometraggio in Realtà virtuale mai prodotto, e ha coinvolto la più grande troupe tecnica di sempre per una produzione in Realtà virtuale, con più di cento componenti e centinaia di collaboratori.
Enzo Sisti è il produttore esecutivo, ruolo che aveva già ricoperto per La passione di Cristo (2004). Il consulente religioso è Padre William Fulco, già consulente per La passione di Cristo. Jesus VR – The Story of Christ è diretto e prodotto da David Hansen con i suoi partner Johnny Mac attraverso la Autumn™ VR e la VRWERX di Alex Barder e Russell Naftal. “Siamo onorati di aver girato questo film innovativo interamente in Italia con una troupe per lo più italiana” – ha dichiarato il produttore esecutivo Enrico Sisti – “E’ fantastico che il primo luogo dove lo presentiamo sia la favolosa Mostra del Cinema di Venezia”. Il film sarà disponibile a Natale sulle principali piattaforme di Realtà virtuale, incluse Google Cardboard, Samsung Gear, Oculus Rift, PlayStation VR e HTC VIVE.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"