La replica dei Taviani all’Osservatore Romano

I fratelli Taviani rispondono all’Osservatore Romano che li ha attaccati per la loro scelta di cancellare le letture-rivelazioni delle pagine del Vangelo dal finale della versione televisiva di Resurrezione (leggi il nostro dossier).
“Io e Vittorio non facciamo illustrazioni di opere altrui, facciamo i nostri film, che talvolta si ispirano ad autori che amiamo moltissimo, come appunto Tolstoj. Resurrezione -ha detto Paolo Taviani– va giudicato per quello che è, non rispetto al romanzo e non per le motivazioni citate dall’Osservatore. Quando un’opera letteraria si trasforma in film diventa un’opera autonoma. Sinceramente non mi pongo il problema religioso del finale del romanzo perché l’iter della nostra opera è diverso da quello del romanzo di Tolstoj. Fra l’altro – conclude – il finale del libro non rendeva felice neanche lui. E anche noi, che amiamo molto quell’opera, la consideriamo incompiuta non per ragioni religiose ma per ragioni narrative”.