La produttrice turca Cigdem Mater, molto nota nel circuito dei festival internazionali per titoli come Sivas in concorso a Venezia, è stata condannata a 18 anni di prigione e tratta in arresto insieme ad altri attivisti per le proteste di Gezi Park contro il governo (2013). Mater, che è anche giornalista, è stata condotta in carcere lunedì subito dopo la sentenza. Tra le accuse quella di aver cercato finanziamenti per un documentario sul movimento di Gezi Park, film mai realizzato.
Il verdetto ha suscitato una veemente protesta in Europa e negli Usa, anche sui social, ed è al centro di una procedura del Consiglio d’Europa per violazione dei diritti umani. Sulla condanna si è espressa con fermezza anche Amnesty International. Il regista e produttore turco Nadir Operli, membro della European Film Academy, ha lanciato un appello per la solidarietà a Cigdem Mater e agli altri attivisti condannati, protestando contro un processo definito come “ingiusto”.
In occasione del 44° anniversario dell’attentato al giudice Cesare Terranova e al maresciallo Lenin Mancuso, i familiari delle vittime di mafia hanno lanciato un appello in favore del film di Pasquale Scimeca Il giudice T. ricordando il valore civile del cinema
Il direttore artistico Francesco Giai Via insieme allo storico direttore Jean Gili hanno divulgato una lettera aperta a sostegno del Festival Annecy Cinéma Italien, annullato per l’edizione 2023. Tra i firmatari attori, registi e produttori
WGI, Artisti 7607, Air3 – Associazione Italiana Registi, ANAD – Associazione Nazionale Attori Doppiatori, Unita – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo e 100 Autori firmano una lettera aperta alle istituzioni sul tema dei compensi non adeguati da parte delle piattaforme di streaming
L’associazione 100Autori è stata audita dalla sottosegretaria al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni sulla riforma del tax credit. Al Ministero è stato fornito un documento unitario firmato anche da Anac e Wgi