A cent’anni dall’epilogo della Prima Guerra Mondiale, la Festa del Cinema la ricorda con La grande guerra di Mario Monicelli, nella versione lunga ricostruita con un restauro realizzato da Aurelio De Laurentiis e dalla Cineteca Nazionale, con la supervisione del direttore della fotografia Giuseppe Rotunno e con la collaborazione dell’Istituto Luce Cinecittà e di Pasquale Cuzzupoli per la post-produzione e digitalizzazione. Il film sarà proiettato domani, venerdì 26 ottobre alle ore 18.00 in Sala Petrassi – Auditorium Parco della Musica – con introduzione di Aurelio De Laurentiis e Antonio Monda e preceduto alle 17.15 da un Red Carpet che vedrà oltre ad Aurelio e Luigi De Laurentiis, numerosi personaggi del cinema e del mondo politico, tra cui il presidente della Camera on. Roberto Fico, il ministro dell’Economia on. Giovanni Tria, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, Giancarlo e Luigi Abete, Roberta Armani, Ugo e Aldo Brachetti Peretti, Fausto Brizzi, Azzurra Caltagirone, Francesco Gaetano Caltagirone, Aldo Cazzullo, Franco Bernabé, Marco Belardi, Volfango De Biasi, Paolo e Maite Bulgari, Maurizio De Giovanni, Christian De Sica, Anna Fendi, Dante Ferretti, Nicola Guaglianone, Gianni Letta, Fulvio e Federica Lucisano, Nicola Maccanico, Valter Mainetti, Giovanni Malagò, Valerio Mastandrea, Ottavia Monicelli, Gennaro Nunziante, Chiara Rapaccini, Francesco Rutelli, Fabrizio Salini, Barbara Salabè, Andrea Scrosati, Stefano Sollima, Max Tortora, Luca Verdone, Bruno Vespa.
“La grande guerra è sicuramente un grande film d’autore: Monicelli – dichiara Aurelio De Laurentiis – costruisce un affresco in cinemascope la cui grandiosità di messa in scena è pari alla forza rivelatrice e sconvolgente della ricostruzione storica. Mai un evento storico di tale importanza nella nostra identità nazionale era stato raccontato con tale intransigente onestà e con un linguaggio così non convenzionale come la commedia”.
Il film vinse il Leone d’oro ex aequo con Il Generale della Rovere di Roberto Rossellini nel 1959. Protagonisti della commedia amara e dal finale tragico il milanese Giovanni e il romano Oreste (interpretati rispettivamente da Vittorio Gassman e Alberto Sordi), due fanti che cercano continuamente di imboscarsi, due opportunisti lavativi e codardi che, catturati dagli austriaci, muoiono da eroi, trovando il riscatto in un lampo di fierezza, in uno sbocco di dignità personale.
Shirin Neshat, esponente dell’arte visiva contemporanea, iraniana naturalizzata newyorkese, ha presentato alla Festa di Roma, nell’ambito del progetto Videocittà, il suo ultimo film: Looking For Oum Kulthum, un ennesimo incontro tra Oriente e Occidente, tra ritratto e autoritratto, con protagonista una donna, un’artista, una leggenda musicale egiziana
Miglior film Jellyfish di James Gardner, una storia d'identità e desiderio di fuga; premio speciale della giuria Ben is Back di Peter Hedges con Julia Roberts e Lucas Hedges; miglior attore Thomas Blanchard per The Elephant and the Butterfly di Amelie Van Elmbt
"Questo film contiene un desiderio - ha detto De Angelis commentando il premio vinto alla Festa di Roma - ed è il desiderio di fare un regalo a chi lo guarda"
Il colpo del cane di Fulvio Risuleo, prodotto da TIMVISION Production e Revok Film, è stato annunciato ad Alice nella città. Nel cast Edoardo Pesce, Silvia d’Amico e Daphne Scoccia, oltre a una partecipazione di Anna Bonaiuto