La giuria compatta per Moore


GiuriaPer la prima volta nella storia del Festival di Cannes, la giuria ha incontrato la stampa per offrire un quadro esaustivo di come sono andate le cose dietro le quinte di questa 57esima edizione.
Tutta l’attenzione era per il presidente Quentin Tarantino, che ha continuato a sorprendere per il suo modo informale di apparire: se nei giorni scorsi andava in giro per Cannes in ciabatte e tuta da ginnastica, oggi si è presentato in conferenza con la t-shirt che pubblicizza il suo film, Kill Bill Vol. 2.
La giuria, composta dalle americane Edwidge Danticat e da Kathleen Turner, dalla francese Emmanuelle Béart, dall’inglese Tilda Swinton, dal regista Tsui Hark, dal fotografo Jerry Schatzberg, dal critico finlandese Peter Von Bagh e dall’attore belga Benoit Poelvoorde, si è mostrata compatta e unanime nel difendere le ragioni della Palma d’Oro data a Michael Moore. “Il film Fahrenheit 9/11 di Moore non è soltanto una storia politica. Moore non ha detto niente di più di quanto non sia già stato riportato dai media americani – ha dichiarato Tarantino.
Abbiamo voluto votare il miglior film, perché si tratta di cinema vero, ricco di humour e di personalità. E’ un film che mi ha molto emozionato, anche se nella scena in cui si vedono i soldati americani che incappucciano con la plastica i prigionieri iracheni, mi sono dovuto girare dall’altra parte. E poi, come ha detto la Swinton, è stata la più bella interpretazione di Bush. L’interpretazione del quattordicenne giapponese di Nobody Knows, Yagira Yuuya, mi ha conquistato giorno dopo giorno, mentre Maggie Cheung è la migliore attrice del mondo e premiarla è stata la cosa più facile.
Per quanto riguarda il film italiano, Sorrentino ha avuto fino all’ultimo degli ottimi difensori tra i giurati”. Dei due film asiatici coprodotti dall’Italia, Tropical Malady e 2046, Tarantino ha poi detto che il primo è “un’autentica forza della natura”, mentre “avere in concorso un film bello come 2046 di Wong Kar-wai è stato un onore e avrebbe dovuto vincere qualche riconoscimento. Eravamo indecisi se premiare l’attrice Zhang Zihi, ma alla fine non ce l’ha fatta: però non direi che 2046 ha perso, ma semplicemente che non ha vinto”.

Tarantino ha inoltre ricordato che la giuria non voluto prendere in considerazione quello che scrivevano i critici, anche perchè, ha aggiunto la Turner “la prima volta che ho letto una critica sul mio conto volevo suicidarmi”. “Per tutti noi i giurati è stata in ogni caso un’esperienza divertente – ha concluso Tarantino -. Ogni film ha avuto le sue chance, non abbiamo trascurato nessuno: parlavamo per ore insieme, bevendo del buon vino e mangiando, mentre si discuteva sulle votazioni democraticamente”.

23 Maggio 2004

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti