La Georgia che tenta la rinascita con Miss Mamma (sexy)

VENEZIA – Tbilisi. Dieci donne di varia provenienza sociale si mettono “in gioco” in un concorso per diventare “mamma georgiana dell’anno” e aggiudicarsi 25mila euro e un appartamento. Da qui parte Keep Smiling di Rusudan Chkonia, impietoso dramma selezionato dalle Giornate degli Autori che riflette sulla condizione della donna e lo stato di una società, sui confini della dignità e il cinico strapotere mediatico. In un paese in cui producono 3 soli film l’anno è questo, firmato da una donna e sulle donne, a finire al Lido. “Il film è basato su una storia vera – ci ha detto la regista – mentre giravo un documentario una donna mi ha raccontato di aver partecipato a questo show, che ora non esiste più. Ne sono rimasta molto colpita e ho deciso di fare un film sulle madri del mio paese giudicate in base alle doti in cucina, in famiglia, in società e di bellezza, ma creando dei personaggi inventati”.

Le dieci aspiranti mamme-reginette – interpretate da attrici professioniste e non – partecipano al concorso per i motivi più diversi: alcune hanno bisogno del premio materiale, altre vogliono solo farsi vedere. Tutte (o quasi) si umiliano di fronte alla richieste di indossare un bikini dorato – “cosa c’entra questo con il nostro essere mamme?” – o di vomitare in faccia a una telecamera le proprie dolorose storie personali. “In Georgia esiste un quiz tv basato proprio sull’uso delle storie drammatiche delle persone – spiega la Chkonia – spezza il cuore vedere come, in nome dello spettacolo e della manipolazione mediatica, la gente si faccia mettere a nudo ed esibire senza nessuno spazio per la privacy. Il concorso raccontato in Keep Smiling mette le donne in condizione di sacrificare la loro intimità”.

Il film è anche, e soprattutto, uno squarcio su un Paese misconosciuto che, secondo la regista, “vive un periodo interessante, perché la società prova a rinnovarsi e ad andare contro le tradizioni, ma in realtà non sa bene cosa sta cercando e si carica di contraddizioni. Ad esempio si vuole puntare sulla famiglia e sulle madri per costruire la nuova Georgia, ma poi si pretende di renderle sexy con un atteggiamento maschilista”. Co-produzione tra Georgia, Francia e Lussemburgo, Keep Smiling uscirà presto nei tre paesi che l’hanno realizzato, mentre sono in corso trattative per altri territori.