Da Federico Fellini a Martin Scorsese, da Francois Truffaut a Ingrid Berman: saranno i grandi del cinema mondiale a raccontare attraverso interviste e materiale, spesso inedito, le origini di una delle più grandi opere del cinema italiano. Roma città aperta: genesi di un capolavoro: questo il titolo del documentario di 90 minuti che Renzo Rossellini, figlio del maestro del neorealismo Roberto Rossellini, realizzerà a partire dall’archivio di immagini e documenti ereditato dal padre. Renzo Rossellini ha presentato a Bruxelles, nella sede del Monte Paschi Belgio, i primi 20 minuti del lungometraggio che sarà prodotto in esclusiva per Genesium, fondazione belga legata all’università di Mons e dedita al restauro di quel materiale d’archivio che riguarda nello specifico la genesi delle opere d’arte. “Mi sono posto il problema di come portare da un millennio all’altro la testimonianza dell’opera gigantesca di mio padre”, spiega Rossellini, membro fondatore di Genesium, a cui ha donato copia dell’archivio del padre. “Nessun regista ha girato 144 ore tra film, serie tv e documentari. Lui conservava tutto. E molto resta ancora da scoprire, come 16mila pagine di saggi e riflessioni”, racconta il figlio del cineasta Il documentario sarà presentato nell’ottobre 2015 a Mons, quando la città belga sarà capitale europea della cultura. E Rossellini promette che non resterà un caso isolato: “Vorrei ripercorrere le origini di tutte le opere di mio padre”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute