Guillaume sta divorziando, è in trattativa per l’affido della figlia e deve traslocare. Il suo lavoro come autista sembra essere l’unica certezza, soprattutto dopo esser diventato lo chaffeur personale di Madame Walberg, “naso” e profumiera di alto livello, nonché creatrice di una leggendaria fragranza di Dior. I due sono agli antipodi ma a poco a poco s’incoraggeranno a vicenda per riprendere in mano la loro vita. Quella che diventa, pian piano, la loro amicizia è una composizione che associa gli opposti… proprio come i profumi!
E’ un incontro di sensi, tra il cinema e le fragranze, I profumi di Madame Walberg di Grégory Magne, distribuito da Satine Film dal 10 giugno, omaggio al profumo, non solo come cosmetico ma anche come strumento potente per esprimere la propria personalità e per evocare ricordi intimi passati. Interpretata da Emmanuelle Devos (interprete anche dei film italiani Fai bei Sogni di Bellocchio e Dove non ho mai abitato di Franchi) e Grégory Montel (protagonista della serie di successo Netflix Chiami il mio agente!), la commedia francese punta dritta al cuore e… al naso!
“L’idea – dice il regista – nasce da una situazione che tutti abbiamo vissuto: ero circondato da una folla di persone e un profumo familiare ha catturato la mia attenzione. Il mio primo istinto è stato cercare la persona che lo indossava, guardando le persone intorno a me con questo particolare filtro. Mi è venuto da chiedermi come potesse essere la vita di una persona con il senso dell’olfatto sviluppato rispetto a quello di una persona normale e come questa abilità potesse influenzare le sue relazioni sociali, le sue emozioni o il suo carattere. Tutto questo mi ha portato alla creazione di un personaggio e di una sfida per la scrittura e per la regia: catturare gli odori sullo schermo. È così che è nata Anne Walberg. E’ una diva “dimenticata”. Fredda e distaccata al primo impatto e con una vena borghese che la fa sembrare altezzosa, la nostra profumiera in realtà è tutto il contrario, ma lo scudo ermetico con cui si protegge la porta ad avere difficoltà nel comunicare con gli altri. Guillaume sta attraversando un periodo difficile della sua vita, sta divorziando con la moglie e trattando per la custodia della figlia, ma socialmente, è quasi l’opposto. Si sente a suo agio in ogni contesto, non importa con chi stia parlando. Forse anche un po’ troppo a suo agio… Il che susciterà la curiosità della sua cliente. Il nostro obettivo non è mai stato fare un film educativo sui profumieri o le fragranze. Gli incarichi di lavoro di Anne Walberg sono stati ispirati da cose che ho visto o letto su questo argomento diversi anni fa. Trovo questa professione molto affascinante. Ci sono solo poche centinaia di “nasi” nel mondo, e molti di questi si sono formati e lavorano in Francia. Anche se le cose stanno cambiando, sono poche le donne che svolgono questo mestiere. Una di loro in particolare, Christine Nagel, “naso” della casa di Hermès, ha consigliato Emmanuelle per il film. Lei è molto più socievole di Anna Walberg, nonostante ritrovi se stessa in alcuni tratti del personaggio. Christine ha accolto Emmanuelle all’interno del suo laboratorio di profumi, e le ha proposto di creare la sua fragranza personale per familiarizzare con i trucchi del mestiere”.
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