La Cineteca Nazionale per Enzo Ungari


La Cineteca nazionale ricorda Enzo Ungari con la giornata “In memoria di un mangiatore di film”. Al cinema Trevi, martedì 17 gennaio è in programma una giornata di proiezioni e incontri per ricordare il celebre critico. Alle 20.45 si terrà un incontro moderato da Enrico Magrelli, con Lenina Ungari, Adriano Aprà, Franco Ferrini, Fiorella Giovanelli Amico, Fiorella Infascelli, Carlo Lizzani, Renato Nicolini, Mimmo Rafele, Lidia Ravera, Gianni Romoli, Roberto Silvestri, Piero Spila.

Sceneggiatore, organizzatore di festival, redattore di “Cinema e Film”, Ungari riuscì a coniugare il sacro con il profano, come scrisse Roberto Silvestri: “Joyce, Mao, Debord, Genette, il porno, l’underground, le ricerche psichedeliche e il cinema horror furono armi d’esplorazione e scoperte che fecero esplodere i dogmi e le arrugginite gabbie razionali della spuntata critica di papà, imperante”.

 

I suoi gusti sono sempre andati contro corrente, spesso anticipando mode e preferenze che sarebbero nati anni dopo. Cominciò quasi per scherzo a scrivere sceneggiature e parallelamente divenne organizzatore e creatore di eventi, dallo storico cineclub Filmstudio ’70 all’invenzione di Massenzio. Nel 1979 lo chiamò Carlo Lizzani, allora direttore della “rinata” Mostra del Cinema di Venezia, come suo braccio destro: lì inventò lo spazio Mezzogiorno-Mezzanotte.

 

Scomparso nel 1985 ancora molto giovane (era nato nel 1948), tra il 1973 e il 1985 scrisse sceneggiature tra gli altri per Dario Argento, Giuseppe Bertolucci e Walerian Borowczyk. Fu autore anche di Sangue pazzo con Marco Tullio Giordana: divenuto un film 23 anni dopo la sua morte, nel 2008. Ma un destino ancor più tragico riguarda L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, alla cui prima stesura e ai sopralluoghi in Cina prese parte. La morte prematura lo privò dell’occasione che avrebbe potuto dargli una fama planetaria: il film uscirà nell’87 e otterrà nove Oscar, compreso quello alla sceneggiatura. Infine, a lui e a Pascale Ogier, scomparsi entrambi nello stesso periodo della lavorazione, è dedicato Daunbailò il film di Jim Jarmusch con Roberto Benigni.

 

Nella foto Monica Guerritore e Coralla Majuri nel film Io con te non ci sto più (1983) di Gianni Amico, sceneggiato da Ungari.  

autore
16 Gennaio 2012

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