La benzina salva il Fus. Galan nuovo ministro

Il Consiglio dei ministri ha reintegrato il Fus e garantito il tax credit. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, in una conferenza stampa al termine del Cdm. Per il Fus vengono stanziati 140 milioni di euro che consentono di riportare la dotazione a 407 milioni. A cui si aggiungono ulteriori 21 milioni già nelle disponibilità del Mibac, congelati. Il Fus torna così alla cifra complessiva di 428 milioni.

Letta ha poi sottolineato che ”è stata data stabilità al Fus e anche il tax credit diventa stabile e permanente”. Il sottosegretario ha poi specificato come sia stato in questo modo pienamente rispettato l’impegno che egli stesso aveva assunto insieme al ministro Sandro Bondi davanti alle categorie.

Per finanziare il Fus e soprattutto per cancellare la contestata tassa di 1 euro sul biglietto del cinema il governo ha deciso di aumentare l’accisa sui carburanti nell’ordine di 1-2 centesimi. Negativa e immediata la reazione di Adusbef, Codacons e Federconsumatori. “Ovviamente riteniamo positiva l’abolizione dell’aumento di 1 euro del biglietto del cinema, contro il quale già eravamo intervenuti. Ma è da folli scriteriati l’idea di fare ciò aumentando, come contropartita, l’accisa sulla benzina”. Secondo i consumatori, “si tratta di un’operazione estremamente dannosa, viste le pesanti ricadute che ciò determinerà non solo sui costi diretti dei carburanti, ma anche sull’inflazione. In un periodo come quello attuale, in cui la benzina si attesta ai costi più elevati mai registrati, stentiamo a credere ad un’iniziativa del genere. Non dimentichiamo, infatti, che, con gli attuali prezzi, l’erario potrebbe guadagnare grazie all’incremento della tassazione in un anno ben 1 milione e 800 mila euro annui. Per il giusto e dovuto finanziamento al Fus, piuttosto che ‘pescare’ ancora una volta dalle tasche dei cittadini, perché lo Stato non rinuncia ad una fetta dei cospicui proventi che, tramite le attuali accise, già percepisce dalla vendita dei carburanti?”.

Contemporaneamente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate da Sandro Bondi dalla carica di Ministro dei Beni e Attività culturali. Al suo posto è stato nominato Giancarlo Galan, già ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.