Una bella ragazza (Blake Lively) su una spiaggia semideserta. Sole, mare, onde e surf. Sembrerebbero gli elementi ideali per un sogno d’intrattenimento estivo, ma le cose si complicano quando ci si mette di mezzo uno squalo affamato, e la surfista si trova isolata su uno scoglio, con la bestia che le ronza intorno in attesa che arrivi la marea a portarle il succoso bocconcino direttamente tra le fauci.
La minaccia acquatica al cinema, dai tempi del leggendario Jaws ha sempre funzionato, e ultimamente ha avuto una sorta di ritorno di fiamma con produzioni ‘low budget’ ma a loro modo efficaci come la serie ‘scult’ Sharknado o lo Shark 3D che ha addirittura aperto la Mostra di Venezia qualche anno fa. In Paradise Beach – Dentro l’incubo, in uscita il 25 agosto con Warner, i toni sono più seri, c’è un po’ di dramma, un po’ di thrilling, qualche ripresa in soggettiva che sfrutta le nuove possibilità offerte da Go-Pro e affini, e qualche generosa inquadratura del corpo della protagonista in azione, prima intonso e gradevole, poi mortificato da ferite e lividi, a sottolineare anche la sua anima di combattente.
In uscita il 25 agosto e intitolato in originale The Shallows – intraducibile, è quel tratto di mare dove l’acqua è ancora relativamente bassa – proprio nell’ambientazione, che di solito è considerata rassicurante (“vieni, qui si tocca”), trova il suo maggior tratto di originalità. Il regista Jaume Collet-Serra ha effettuato le riprese interamente in Australia, ai Village Roadshow Studios a Gold Coast e sull’isola di Lord Howe.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025