La battaglia di Algeri torna alla Mostra

La battaglia di Algeri sarà proiettato nella sezione Venezia classici domani alle ore 15,30 al Lido, in Sala Giardino. La pellicola è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna e Luce Cinecittà


VENEZIA – La Biennale di Venezia ricorda, a 10 anni dalla sua scomparsa, il grande regista Gillo Pontecorvo (1919-2006), direttore della Mostra di Venezia dal 1992 al 1996, con la proiezione della copia restaurata del suo capolavoro La battaglia di Algeri (1966), a 50 anni dal Leone d’oro che rivelò Pontecorvo alla ribalta mondiale. La battaglia di Algeri sarà proiettato nella sezione Venezia classici domani alle ore 15,30 al Lido, in Sala Giardino. La pellicola è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Surf Film Srl e Casbah Entertainment. Regista di un cinema civilmente impegnato ma anche spettacolarmente avvincente, Gillo Pontecorvo è stato nominato due volte all’Oscar per La battaglia di Algeri come miglior regista e per la miglior sceneggiatura insieme a Franco Solinas.

03 Settembre 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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