L’ultimo addio a Pietro Taricone


La bara di Pietro Taricone, attore e personaggio televisivo morto nella notte tra il 28 e il 29 giugno a seguito di un incidente con il paracadute, è stata tumulata stamani, in forma strettamente privata, nella cappella di famiglia del cimitero di Trasacco, cittadina marsicana che ha dato i natali ai genitori della vittima.

 

Presenti il sindaco, Gino Fosca, cugino del padre di Pietro, i familiari e qualche fans che ha assistito con discrezione al rito. Il feretro dell’attore era arrivato ieri sera all 21 al cimitero nuovo del paese. Ad attendere la bara c’era un gruppo molto folto di cittadini di Trasacco. Per oggi in paese è stato proclamato il lutto cittadino.

 

Il protagonista del primo “Grande Fratello” è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Terni, dopo un’operazione durata più di nove ore. Il decesso è stato provocato da improvvise complicazioni.

Le condizioni di Pietro Taricone erano state giudicate “disperate”. L’attore, dopo l’incidente, è stato immediatamente ricoverato nell’ospedale di Terni dove non ha mai ripreso conoscenza. In ospedale Taricone è stato sempre assistito dalla moglie Kasia Smutniak che era presente al momento dell’incidente.

 

Secondo le prime ricostruzioni circa l’incidente l’attore avrebbe “ritardato la manovra di frenata prevista a 50 metri da terra dopo un lancio eseguito nell’ambito di un corso per la sicurezza in volo riservato a paracadutisti esperti”. A ricostruirlo è Sergio Sbarzella, presidente dell’Azienda trasporti consorziali di Terni che gestisce anche l’aviosuperficie dove oggi è avvenuto l’incidente.

 

Al corso, denominato Vela, hanno partecipato in otto paracadutisti. Come gli altri, Taricone aveva seguito un corso di teoria. Quindi un primo lancio senza problemi. L’attore è poi nuovamente salito su un piccolo aereo che ha raggiunto una quota di 1.500 – 2.000 metri. Taricone ha lasciato per ultimo il velivolo e – secondo quanto riferito da Sbarzella -il suo paracadute si è aperto regolarmente. A circa 50 metri da terra doveva quindi eseguire una manovra di frenata ma – sempre in base alla ricostruzione del presidente dell’aviosuperficie – l’ha ritardata finendo a terra a una velocità superiore a quella prevista.

 

Hanno espresso, tra i tanti, il loro dolore per la scomparsa Daria Bignardi, conduttrice del reality che a Taricone diede la fama, la sua compagna di “Grande Fratello” Cristina Plevani, con la quale l’attore aveva avuto una “liaison”, e l’ex-compagno di scuola Roberto Saviano

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Pietro – ha dichiarato lo scrittore di ‘Gomorra’ –  Abbiamo frequentato a Caserta il liceo scientifico Diaz. Lo ricordo quando eravamo adolescenti, lui era rappresentante di istituto, un ragazzo carismatico, solare e un po’ guascone. Nella Caserta di quegli anni la sua ribalta sconvolse tutti, si sentì aggredito da tanto successo, una luce che la nostra terra non è abituata a ricevere. E lui sulla soglia del circo mediatico – continua Saviano – seppe prendersi il suo tempo, scegliere il suo percorso, approfittare dell’opportunità avuta per studiare e migliorarsi. Non farsi ferire dalla bile o dalle accuse per il successo che in certe parti d’Italia è la colpa peggiore. Amava volare, perchè il cielo non tradisce come ogni paracadutista sa. A tradirlo è stato l’atterraggio, è stata la terra”. E aggiunge lo scrittore: “Mi mancherà riconoscere nei sui sguardi e nel suo atteggiamento l’inconfondibile matrice della mia terra, mi mancherà guardandolo ricordare la nostra adolescenza, le manifestazioni a scuola, le gite. Quella vita che lo attraversava e mi contagiava. Addio Pietro, addio guerriero”.

autore
30 Giugno 2010

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