“L’ultima spiaggia”, dove il muro definisce l’identità

L'italiano Davide Del Degan e il greco Thanos Anastopoulos a Cannes con un documentario che nasce dalla lunga osservazione della spiaggia del Pedocìn a Trieste


CANNES – Si parla di Tito, delle linee di demarcazione che hanno diviso territori, città e case, del “pesce che non abbiamo più voglia di mangiare perché in mare ci sono troppi morti”, della rivendicazione di un’identità austroungarica e dei flirt da quarta età. Succede in L’ultima spiaggia, primo italiano a passare a Cannes come proiezione speciale della Selezione ufficiale, in mancanza di titoli in gara per la Palma d’oro. Diretto dal triestino Davide Del Degan e dal greco Thanos Anastopoulos, il film nasce dalla lunga osservazione della spiaggia del Pedocìn a Trieste, dove sorge uno stabilimento che da sempre – e probabilmente per sempre – separa i bagni di uomini e donne con un muro di cemento.

Un luogo fortemente simbolico che in realtà esprime, dicono i registi, un senso di libertà: “Spesso si è parlato di abbatterlo, ma non si è mai fatto perché i triestini sono contrari e lo vogliono mantenere. In questa spiaggia si concedono la libertà di stare da soli con altri uomini o altre donne, e per molti è anche il simbolo di un passato di gloria legato all’Impero Austro-ungarico”. Girato nel corso di un anno, osservando i bagnanti “senza mai provocarne i discorsi o metterli in scena per migliorare l’inquadratura”, L’ultima spiaggia “racconta una storia talmente locale da diventare universale” sottolineano Del Degan e Anastopoulos, ma anche un luogo unico in cui “le famiglie arrivano la mattina, timbrano e poi si separano dalle due parti del muro. Solo i bambini fino ai 12 anni hanno il diritto di spostarsi da un lato all’altro. Il Pedocìn è uno spazio di identità aperto 365 giorni l’anno”. Il film, prodotto da Mansarda Production, Fantasia Audiovisual, Arizona Production con Rai Cinema e il Centro della cinematografia greco, è in trattative per una distribuzione italiana.

Leggi anche l’intervista di Cinecittà News ai due registi 

11 Maggio 2016

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