In attesa del kolossal L’Apprendista Stregone, che arriverà da noi il 20 agosto, Disney scalda le platee – ma sarebbe meglio dire raffredda, visto il caldo torrido di questa estate – con un bizzarro prodotto fantasy interamente realizzato in Russia, dal titolo Il Maestro e la Pietra Magica, in uscita il 23 luglio.
Una fresca insalata mista che abbina folklore locale, miti greci e fiabe occidentali – da Biancaneve a La bella addormentata, passando per Raperonzolo, Cenerentola e chi più ne ha più ne metta – effetti in CGI e scenografie tradizionali piuttosto naïf, con tanto di streghe baffute e ragni di gomma che fanno molto “halloween party”. Non manca un bel tocco kitsch, incarnato in questo caso da uno specchio magico che funziona più o meno come una televisione, da una sirena particolarmente libertina e da un gomitolo “tom tom” che ricorda non poco la famigerata civetta meccanica del classico Scontro di Titani.
C’è una strega cattiva che domina la pietra, tanto da avere al suo comando un esercito di statue, ma che ha una figlia bella e buona di cuore, di cui si innamorerà naturalmente l’eroe Ivan, giovane apprendista intagliatore destinato a diventare il Sommo Maestro preannunciato da un’antica profezia. 10 milioni di dollari d’incassi nelle sale dell’Est, il film si appresta ora, o almeno questo è il suo intento, a conquistare le simpatie dei bimbi italici che, per un motivo o per l’altro – crisi economica, lavori ingombranti dei genitori e via dicendo – sono rimasti in città in questo caldo luglio piuttosto che andare a giocare al mare o in montagna.
C’è da capire se i nostri scafati pargoli sapranno o meno apprezzare il tono grottesco e caricaturale di certe sequenze, molte delle quali tra l’altro si basano su citazioni, per noi incomprensibili, di racconti russi, e se c’è ancora spazio per produzioni che non facciano dell’effettistica o della stereoscopia il loro principale cavallo di battaglia.
Sotto l’egida del regista Vadim Sokolovsky, si muove comunque con sufficiente scioltezza un cast ovviamente interamente composto da interpreti locali: Maria Andreyeva è la giovane principessa da salvare, Maksim Loktionov l’eroico Ivan, Liya Akhedzhakova l’ambigua befana Baba Yaga, Irina Apeksimova la bella e spietata Contessa di Pietra.
Volendo trovare un riferimento nostrano, potremmo rivolgerci al televisivo – e vecchiotto – Fantaghirò, tratto da un racconto di Italo Calvino, diretto da Lamberto Bava e interpretato, tra gli altri, da Kim Rossi Stuart e da Alessandra Martinez.
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