L’Ice per il cinema italiano all’estero

Un’industria di contenuto. Ecco cosa sarà il cinema italiano all’estero e in generale la cultura del nostro Paese, grazie all’accordo (firmato oggi pomeriggio) tra l’Istituto nazionale per il commercio estero e il ministero per i Beni e le attività culturali sulla promozione congiunta dell’attività culturale all’estero. A presentare finalità e contenuti e firmare il protocollo d’intesa: Gioacchino Gabbuti, direttore generale dell’Ice e Rosanna Rummo, capo del dipartimento dello Spettacolo.
“È un accordo quadro che potenzia la nostra politica culturale e quella commerciale dell’Ice – ha detto Rummo – Vareremo iniziative comuni all’estero, dalla creazione di banche dati ad appuntamenti annuali che porteranno nel mondo il cinema, il teatro la musica e la danza”.
La cultura e il business, per la prima volta, in sinergia sin dai primi passi, grazie a iniziative degli operatori culturali con il coinvolgimento diretto di sponsor di categoria e organizzazioni imprenditoriali.
“È un accordo che permette al nostro Paese di diffondere nei mercati internazionali non solo i suoi prodotti ma anche il suo immenso patrimonio di cultura – ha sostenuto Gioacchino Gabbuti – Siamo da sempre convinti della necessità di fare dell’Italia un sistema-Paese e l’Ice è in prima linea nella promozione dell’immagine del made in Italy nel mondo”.
Per la promozione di eventi culturali il ministero per i Beni culturali potrà utilizzare la vaste rete dell’Ice nel mondo che conta oltre 100 uffici in 78 Paesi. L’accordo prevede anche finanziamenti comuni che potranno arrivare fino a 10 miliardi di lire. Basti pensare che il Ministero nel 2000 ha stanziato 5 miliardi e 400 milioni, mentre l’Ice, a favore del sistema audiovisivo, ha un budget di un miliardo e 650 milioni.