E’ un film sofisticato ed elegante l’esordio al cinema di Rebecca Dautremer, illustratrice francese che predilige il tratto deciso e i colori caldi, e che ha firmato la grafica di Nat e il segreto di Eleonora. I suoi lavori sono pubblicati in Italia da Donzelli Editore, mente la sua prima pellicola animata, diretta da Dominique Monféry, è oggi in concorso ad Alice nella città .
Una sfida al mercato attuale dei film d’animazione, per lo più tridimensionali e iperrealistici, che Rebecca ha affrontato in maniera quasi inconsapevole: “E’ la prima volta che illustro un film, di solito lavoro per l’editoria o la pubblicità. E non mi sono chiesta se il risultato potesse essere o meno in linea con il mercato attuale. Ho utilizzato il mio stile solito, anche perché l’idea era proprio quella di ricreare l’atmosfera di un libro illustrato”. E il risultato è una sorta di decoupage, in cui scene e personaggi sono stati prima disegnati a mano, in circa tre anni di lavoro, e poi inseriti in un ambiente realizzato in computer grafica, che fa, però, di tutto per rispettare l’atmosfera creata dall’illustratrice e dare la sensazione che ogni singolo fotogramma sia stato dipinto a mano.
La storia è quella di Nat, un bambino di 7 anni che è già andato a scuola per un anno, ma ancora non riesce a leggere. Ma mentre il solo pensiero della lettura lo terrorizza, è un vero appassionato delle storie che l’anziana zia Eleonora da sempre gli racconta. E quando lei muore, Nat riceve un’eredità apparentemente bizzarra: un’intera biblioteca zeppa di libri. Ma non sono volumi come gli altri: sono le prime edizioni di tutte le fiabe del mondo, dalle quali la notte escono, in formato tascabile, tutti gli eroi che le popolano.
Ma soprattutto Nat e il segreto di Eleonora segna il ritorno al lungometraggio d’animazione per Lanterna Magica, casa di produzione e distribuzione, con sede a Torino, che ha portato sul grande schermo capolavori come La freccia azzurra e La gabbianella e il gatto. Ma dal 2003, dopo Totò Sapore e la magica storia della pizza, aveva abbandonato il lungometraggio per dedicarsi soprattutto a serie televisive (Gino il pollo, Neve e Gliz e Matt & Manson) e campagne educative in collaborazione con enti e istituzioni. “Perché da allora i produttori e i distributori non hanno avuto più il coraggio di scommettere sull’animazione europea, che è soprattutto bidimensionale, contro la moda del 3D a tutti i costi”, spiega il produttore esecutivo della società, Maria Fares. “Noi volevamo tornare a fare quei film d’animazione che ci hanno fatto conoscere, ma individuare il progetto sul quale scommettere è stato un percorso lungo e difficile. Anche perché di questo film siamo i produttori non solo esecutivi ma anche finanziari, come già era accaduto solo per La freccia azzurra. E quindi c’è voluto un po’ più di tempo per rafforzarci economicamente e affrontare il mercato”.
Il film dovrebbe arrivare nelle sale italiane dalla prossima primavera. Nel frattempo le immagini realizzata da Rebecca Dautremer per il film saranno pubblicate, come di consueto, da Donzelli, mentre la storia di Nat diventerà un libro, edito da Gallucci, dal titolo “Il segreto di Eleonora”.
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