CANNES – Buone notizie per le Co-produzioni Italia-Francia. Un incontro all’Italian Pavilion oggi pomeriggio traccia lo stato dell’arte. Dopo la grande stagione degli anni sessanta (una sessantina di co-produzioni tra Italia e Francia solo nel ‘63) i rapporti si sono via via diradati. Allo scopo di incrementare la ripresa dei rapporti creativi, su iniziativa dell’Ambasciata di Francia a Roma, è nato nel 2010 l’Atelier Farnese di sceneggiatura. L’originalità della formula è che all’autore di un soggetto si abbina come compagno di scrittura uno sceneggiatore dell’altro paese, per lavorare in tandem. La ricchezza dei punti di vista complementari si è rivelata subito molto stimolante. “Anche se non conoscevo bene la lingua, con il mio corrispettivo italiano ci siamo intesi alla perfezione” hanno dichiarato entusiasti due sceneggiatori francesi dell’ultima stagione, Christophe Fustini e Sylvie Verheyde.
Al progetto nato sotto l’egida del MiBACT e del CNC hanno contribuito fin dall’inizio le Regioni Lazio e l’Ile-de France con le rispettive Film Commission, alle quali si è aggiunta con entusiasmo la Collettività territoriale della Corsica. Le sessioni di scrittura della prossima sessione si terranno quest’inverno tra Roma e Parigi. Gli autori oltre al soggiorno potranno contare su un compenso che sarà loro attribuito dall’Atelier Farnese sotto forma di opzione per facilitare il rapporto con i produttori. Questa modalità è condivisa con le Società degli autori di Francia e Italia, SACD e SIAE.
L’incontro di Cannes – organizzato anche con il sostegno della SIAE – è stato l’occasione anche per una valutazione dell’attività del “Fondo di sostegno allo sviluppo delle co-produzioni” creato dal MiBACT e dal CNC e si è parlato di una auspicabile sinergia con l’Atelier Farnese che possa coinvolgere anche i nuovi talenti delle scuole di cinema Centro Sperimentale (Roma) e FEMISE (Parigi).
Sono intervenuti: Mariella Troccoli (Direzione Generale Cinema Mibact), Michel Plazanet (CNC), Luciano Sovena (Roma Lazio Film Commission), Joanna Gallardo (Commission du Film Ile-de-France), Yolaine Lacolonge (Collectivité Territoriale Corse), Francesco Ranieri Martinotti, Aldo Tassone (Atelier Farnèse).
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"