Alla Festa del Cinema di Roma sarà presentato il documentario Da’wah (L’invito), scritto e diretto da Italo Spinelli, regista, fondatore e ideatore del festival Asiatica Film Mediale, e tra i pochi europei ad essere entrati in un ‘pondok pesantren’ (collegio islamico) per raccontare e filmare la vita e le abitudini quotidiane dei giovani studenti e un inedito volto dell’Islam: quello che contrappone la compassione e i gentili consigli alla violenza e alle bombe, una religione che invita alla pacata discussione tra cuori puri e non ad intolleranti e feroci azioni di violenza. A Da’wah sarà dedicata una serata evento alla Festa in cui assieme al regista interverrà il maestro Bernardo Bertolucci. Attraverso la voce di quattro giovani studenti – Rafli, Masduqui, Yazid, Shofi – che sognano un giorno di poter finalmente divenire Ustad, ovvero guide religiose e predicatori dei precetti di Allah, Spinelli ha voluto rivelare una loro tipica giornata di collegio, poco prima del ritorno a casa per la pausa del Ramadan. Seguendoli sin dalle fasi del risveglio, il regista li ha osservati in silenzio dall’alba, quando è già tempo di pregare, durante le lezioni e sino al tardo pomeriggio, nei momenti di chiacchiere tra amici naturalmente in arabo. Grazie agli interventi dei genitori dei protagonisti, le reazioni e i sogni che coltivano per i loro figli, il pubblico avrà la possibilità di apprendere e comprendere i fondamenti di una religione oltraggiata dal suo ramo più radicale e oscurantista.
L’opera, prodotta dalla Kaia Films Indonesia, è stata girata nel collegio di Dalwa, situato nella Regency di Pasuruan, nella provincia orientale di Giava, dove sorgono molti altri collegi coranici. Dalwa è frequentata da 2.700 ragazzi tra i 6 e i 18 anni, oltre all’attento studio del Corano e dell’arabo, si insegnano negli ultimi anni anche materie come la matematica, la lingua inglese, l’economia e l’informatica.
L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"
40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma
Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente
Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio