CANNES – L’opera prima di Emmanuel Gras, Makala, si aggiudica il premio maggiore della Semaine de la Critique, portandosi a casa, sotto l’ala protettrice di una multinazionale del caffè, i 15.000 dollari messi in palio. Lo tallona il brasiliano Gabriel e a montanha di Felipe Garmarano Barbosa che ha avuto sia il “Visionary Award” di France4 che il riconoscimento della Fondazione Gan che assicura l’uscita in Francia della pellicola. Pur provenendo da due culture e continenti diversi, i film premiati alla Semaine della critique hanno in comune la natura e la terra africana: il Congo in cui si batte per un futuro migliore della sua gente il protagonista di Makala e il Malawi dove un ragazzo in cerca d’identità approda, alla fine di un avventuroso giro del mondo, per scalare la montagna più alta.
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"