L’addio a Jean-Marie Straub

Una coppia d’arte, con la moglie Danièle Huillet: il regista – Leone d’oro a Venezia 2006 – è scomparso, aveva 89 anni. Una grande ammirazione,spesso adattata per il grande schermo,per Elio Vittorini


Straub-Huillet: poteva sembrare un unico “nome proprio” o far supporre si trattasse di un solo individuo, e invece loro sono stati una coppia d’arte, quella composta da Jean-Marie Straub e sua moglie, Danièle Huillet.

Lui, 89 anni, considerato uno degli esponenti d’avanguardia del cinema francese, è mancato, nella notte tra il 19 e il 20 novembre, in Svizzera. Straub è stato ribelle, rigoroso, indubbiamente marxista, tutto questo manifesto nella sua opera, la stessa che l’ha portato, nel 2006, a vincere il Leone d’oro a Venezia per l’ultimo film “di coppia”, Quei loro incontri: la signora Huillet è mancata l’ottobre appena successivo. 

Nato in terra germanofona nel ‘33, a metà del secolo scorso si trasferisce a Parigi, da qui la storia personale e artistica con Danièle: la capitale francese gli regalò anche l’amicizia con Truffaut collaborando tra l’altro ai “Cahiers du cinéma”. Straub è stato assistente di Robert Bresson, così di Jean Renoir e Jacques Rivette, fino all’esordio con la loro – di Straub-Huillet, appunto – opera breve Machorka-Muff . Da lì in poi un crescendo di film, soprattutto tra gli Anni ’60 e i ’70, da Rapporti di ClasseCronaca di Anna Magdalena Bach e Dalla nube alla resistenza.

C’è stato anche un vissuto italiano per la coppia: terra, la nostra, che li ha ispirato per la realizzazione di Sicilia! (1999), adattamento per il cinema di un’opera per il teatro ispirata a quella di Elio Vittorini, un autore che Straub non abbandonerà, infatti, da Le donne di Messina, ha realizzato Il ritorno del figliol prodigo – Umiliati (2003). 

Dopo essere rimasto vedovo, Straub ha diretto Kommunisten (2014) basato anche sulla novella Le Temps du mépris di André Malraux, e realizzato facendo convergere il girato cinematografico originale con sequenze prese da suoi precedenti film e con la lettura in diverse lingue (francese, italiano e tedesco) di testi non solo di Malraux ma anche dell’amato Vittorini, di Franco Fortini e Friedrich Hölderlin. 

Nel 2016 il Centre Pompidou di Parigi gli ha dedicato una retrospettiva.

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20 Novembre 2022

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