‘Kontinental ’25’. Un film che nasce dalla passione per il cinema di Rossellini

Intervista a Radu Jude e Eszter Tompa


Cluj, Transilvania. Dopo essere stato allontanato dal suo rifugio nella cantina di una casa, un senzatetto si suicida. Orsolya, l’ufficiale giudiziario che ha eseguito lo sfratto, è costretta a fare vari tentativi per affrontare i suoi sensi di colpa. Utilizzando un mix di dramma e commedia, temi diversi come la crisi degli alloggi, l’economia post-socialista, il nazionalismo e il potere del linguaggio per mantenere lo status sociale sono sezionati con un bisturi affilato e assurdo, in una narrazione cinematografica che suona in parte come un omaggio a ‘Europa ’51’ di Rossellini, non da ultimo per la modestia dei mezzi di questa produzione indipendente e a basso budget. Ma mentre nel film di Rossellini la crisi di coscienza di una donna porta a un’attività significativa, qui la protagonista che affronta il dilemma non riesce a trovare nessuno che la capisca e diventa sempre più disperata alla ricerca di rassicurazioni e conferme esterne, in un modo che sarebbe facile da condannare se il relativismo morale di Orsolya non fosse un riflesso così scomodamente accurato di un malessere moderno da cui pochi di noi sono del tutto immuni.
‘Kontinental ’25’, diretto da Radu Jude, è stato presentato in Concorso alla Berlinale 75.

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20 Febbraio 2025

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