A distanza di 25 anni dal ritrovamento della mummia Ötzi, avvenuto il 19 settembre 1991, iniziano a Bolzano le riprese del film Kip e l’Uomo dei Ghiacci di Giacomo Martelli, che sarà interamente girato in Alto Adige e in lingua inglese. Il film narra dell’amicizia fantastica tra Kip Fischer, undicenne di nazionalità mista, e Ötzi, l’Uomo dei Ghiacci del Similaun, la cui mummia torna magicamente in vita nel Museo Archeologico dell’Alto Adige dopo cinquemila anni di ibernazione. Venticinque anni fa, Ötzi fu scoperto perfettamente conservato negli spettacolari ghiacci delle Dolomiti con i suoi vestiti e attrezzi del tardo paleolitico. Da allora, Ötzi ha affascinato il mondo intero con i suoi misteri e le sue meraviglie. Le scoperte scientifiche, archeologiche e culturali di cui Ötzi ci fa dono silenzioso da allora, si avvicendano a ritmo impressionante, di pari passo con la passione di chi lo studia. Oggi i visitatori che si entusiasmano dinanzi alla mummia esposta al museo si contano a milioni. Nel film, Kip è uno di loro. Kip è un ragazzo come tanti, intelligente e sensibile, per cui il tempo dell’infanzia sta finendo. Negli ultimi giorni prima di lasciare per sempre Bolzano e gli amici del cuore, Kip vive con loro un’esperienza straordinaria. Quando si reca al museo a salutare la mummia per l’ultima volta, accade qualcosa di magico e Ötzi si risveglia, cominciando a rigenerarsi. Prima che il mondo si renda conto di cosa stia succedendo, una spietata esploratrice oscurantista mette in moto un piano diabolico per rapire Ötzi e spazzare via una volta per tutta la magia di cui è portatore. Saranno Kip e i suoi amici a soccorrerlo. Mentre Ötzi, in incognito, incontrerà il XXI secolo, Kip apprenderà da lui i segreti dello sciamanesimo dell’età del rame. Kip scoprirà così che il tempo che credeva tiranno può essere un magico e sconvolgente alleato. Inseguiti per i boschi e le montagne dell’Alto Adige, Kip, Ötzi e gli amici vivranno un’avventura giocosa e spericolata, arrivando a confrontarsi coraggiosamente con le proprie paure e fragilità.
Il film è tratto da un soggetto di Manuela Cacciamani e Carlo Longo, con la sceneggiatura di Carlo Longo, Davide Orsini e Giacomo Martelli, autore bilingue che ne curerà anche la regia. Sono già iniziate le riprese dell’unità VFX, realizzate dalla “Direct 2 Brain” che si cimenterà sia con alcune delle vette più scenografiche dell’Alto Adige, (incluso il Similaun dove fu ritrovato Ötzi), che con la vera mummia conservata al museo, mai ripresa prima d’oggi per un film di finzione. La produzione è One More Pictures con Rai Cinema con il sostegno della IDM – Film Commission dell’Alto Adige, il film è stato riconosciuto di interesse culturale con contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione Generale Cinema. Le vendite internazionali sono a cura di Beta Cinema.
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