CANNES – Mads Mikkelsen è stato protagonista di Dopo il matrimonio di Susanne Bier, Un altro giro di Thomas Vintenberg ed è famoso presso il grande pubblico soprattutto per il ruolo del cattivo in 007 Casinò Royale. Presto lo vedremo nel dramma storico King’s Land che sarà girato a settembre.
Basato sul bestseller The Captain and Ann Barbara di Ida Jessen, il film racconta la storia di un militare che, incoraggiato dall’ambizioso re danese Frederik V, si propone di coltivare le inospitali terre dello Jutland nel 1755. Prodotto da Zentropa con un budget di 8,5 milioni di dollari, il film sarà uno dei più grandi fino ad oggi per lo studio dopo titoli importanti come Melancholia e The Hunt. Il nuovo progetto dell’attore danese segna la sua seconda collaborazione con il regista Nikolaj Arcel dopo il film in costume nominato all’Oscar A Royal Affair, uscito nel 2012 con grande successo di critica. “Sarà una rivisitazione maestosa della storia danese”, ha detto Mikkelsen di The Captain nel corso di uno dei Rendez-Vous del Festival di Cannes.
Nato a Copenaghen, classe ’65, Mads Mikkelsen è un attore affascinante e poliedrico. “Non ho davvero paura dei miei personaggi. Non mi sento intimidito ma sono consapevole delle sfide”, ha detto.
Il successo è arrivato con 007 al punto che “dopo James Bond ho trovato un agente. Sono successe un sacco di cose. A tutti i giovani attori e attrici direi di lavorare con i loro amici – lui ha cominciato con il geniale Nicolas Winding Refn in Pusher – Lavorare il più possibile a casa, poi cambierà”.
Si è anche rivolto ai giovani appassionati di cinema: “Il consiglio che potrei dare: qualsiasi cosa tu possa fare con la tua generazione, fallo! L’attuale generazione ha bisogno di lavorare insieme per rompere la costrizione di essere guidati dagli anziani”.
E prossimamente sarà al cinema nel quinto film della saga di George Lucas, Indiana Jones – attualmente senza titolo e il primo senza la regia di Steven Spielberg ma diretto da James Mangold – interpretando un ruolo misterioso, a quanto pare un altro cattivo, in contrasto con Harrison Ford.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski