Kevin Costner torna alla regia con una saga per la tv

Entrerà in produzione a fine agosto il nuovo progetto registico di Kevin Costner che torna dietro la macchina da presa a quasi vent’anni dal suo ultimo film, Terra di confine, e a più di trenta dal capolavoro Balla coi lupi che, nonostante fosse il suo debutto come autore, gli valse un Oscar per la miglior regia e uno per il Miglior film. Horizon, così si intitola il progetto, sarà una saga western decisamente ambiziosa: Costner ha infatti dichiarato a “Variety” che, in accordo con i produttori della Warner Bros e della New Line Cinema, ha in programma di realizzare ben “quattro film diversi che usciranno circa ogni tre mesi l’uno dall’altro”. Attualmente il film sarebbe in fase di casting con 170 ruoli parlanti da coprire.

Un progetto che richiama solo in parte quello che sta facendo James Cameron con il suo franchise Avatar e che, principalmente, strizza l’occhio al mondo delle serie tv. Non è un caso che negli ultimi anni Costner sia stato impegnato principalmente nella produzione e nell’interpretazione del protagonista di Yellowstone, apprezzata serie prodotta da Paramount. Lo stesso regista ha dichiarato che Horizon sarà “un film evento per la televisione”. Le quattro parti alla fine saranno fruibili in episodi più brevi. “Ma la loro prima visione sarà in quattro film di 2 ore e 45 minuti”.

I film saranno ambientati nella frontiera occidentale americana, copriranno un arco narrativo di 15 anni e si concentreranno sui coloni e sugli indigeni. “È una storia davvero bella; è una storia dura – ha dichiarato Costner – Coinvolge tantissime donne, ad essere onesti. Ci sono anche molti uomini, ma le donne sono davvero forti in Horizon. Sono principalmente loro che cercano di cavarsela ogni giorno in un mondo incredibilmente difficile”.

Il piano di lavorazione di Horizon è attualmente di 220 giorni. Mentre il primo film sarà girato questo autunno, i prossimi tre saranno entreranno in produzione contemporaneamente ad aprile 2023. “Quindi, probabilmente girerò per otto mesi – ha detto Costner – È una montagna di tempo.”