“Il nobel a Dylan è assolutamente personale, non concordo con chi estende il concetto ‘alla musica pop’. Io non mi sento chiamato in causa, al massimo potrebbero esserlo i suoi amici e la sua famiglia, che lo hanno sostenuto molto. Non penso di potermi prendere nemmeno un po’ di luce da quel premio. Per quanto mi riguarda va bene, sono un grande lettore anche di poesia e a prescindere da come canta ci può stare. Lo potrei accostare a William Blake o a Dylan Thomas, da cui ha preso il nome d’arte”.
Così Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, interrogato da Antonio Monda, commenta il discusso premio per la letteratura al cantautore durante l’incontro che si è tenuto nel corso della Festa del Cinema di Roma, in cui il cantante romano ha scelto quindici clip da alcuni dei film per lui più rappresentativi e li ha commentati, dopo un red carpet gioioso e affollato, accanto alla moglie Francesca Valiani, in cui è stato acclamato dal pubblico. “Da quando ho preso in mano la manifestazione – ha detto Monda – ho subito pensato che volevo riportarla al concetto originario di ‘festa’ e stasera chi era presente ha capito cosa avevo in mente’.
Jovanotti inizia l’incontro con una lista di film e autori che non sono rientrati nella selezione: Kubrick, Leone, Burton, Gilliam, Bruce Lee, i supereroi, Nolan, Inarritu, Benigni, Herzog, Rocky, Rambo, Kusturica, Kiarostami, Kurosawa, il cinema iraniano, Scott, Salles, Spielberg, Bergman, Boyle, De Sica, Bertolucci, Peckinpah, il cinema argentino, Pasolini, Pretty Woman, Zemeckis, Von Trier, Chaplin, Hitchcock e Scarface perché, sottolinea con una battuta “erano troppo prepotenti”. E aggiunge: “avrei potuto aggiungere del cinema civile, come quello di Rosi, ma man mano nel percorso capirete i motivi delle mie scelte. In verità questa è una scelta di cinema vissuto, più che amato, perché il cinema amato, per me, è tutto il cinema. Quando si spengono le luci, esattamente come un concerto, è sempre un momento di grande emozione”.
Tra le sue scelte ci sono invece, come si può ben capire, molti film che hanno a che fare con la musica, dai Blues Brothers a La febbre del sabato sera, passando per Yuppi Du e Stand by me. C’è anche Kill Bill di Tarantino, con l’efferato combattimento tra Uma Thurman e Daryl Hannah che, spiega lui “è musicale e ritmato già di suo. Se chiudi gli occhi la scena ti arriva lo stesso come un colpo in faccia. Amo questo film perché è la storia di una donna che rivendica il diritto di essere madre, e lotta principalmente per riprendersi sua figlia. Poi – scherza – amo tantissimo anche l’ultimo lavoro di Tarantino, The Hateful Eight, un autentico sequestro di persona dove per tre ore non succede niente e non sai che cosa stai a fare lì. Tutto è concentrato negli ultimi minuti. Tarantino ha una potenza di fuoco e sa come usarla. Mi state guardando? Benissimo, allora vi faccio vedere qualcosa. Qualcosa che non vi aspettate. La noia”.
Sentiti omaggi, inoltre, anche a Federico Fellini, Francesco Nuti e Bud Spencer.
Sono 42.191 le persone che hanno partecipato a eventi di Alice, 20.260 i biglietti emessi, 11.031 gli accreditati, 10.900 le presenze tra le proiezioni a ingresso libero e gli eventi
Nei 4 giorni di mercato il Mercato Internazionale dell'audiovisivo ha registrato un incremento generale di più del 6% dei dati numerici: 1500 sono stati i partecipanti, 58 i paesi rappresentati, più di 500 fra produttori e commissioning editors, circa 350 buyers, 130 international sales agent, 42 progetti di film, serie drama e doc and factual. 100 i titoli proposti sul mercato internazionale: con circa 20 anteprime mondiali di mercato e 16 di work in progress in What’s next Italy per un totale di circa 140 market screenings (+ 7%)
In chiusura delle attività del MIA-Mercato internazionale dell’audiovisivo è stata presentata agli operatori del settore la nuova gestione dei Fondi Cinema che è stata affidata a Istituto Luce Cinecittà a partire dal prossimo 1° novembre. Il nuovo soggetto responsabile è stato individuato nell'ambito dell'attività di supporto e complementari al MiBACT, e in conformità con quanto previsto dalla Legge 111/2011 e dall’atto di indirizzo del 17 maggio 2016. Gli interventi di Nicola Borrelli, Roberto Cicutto, Claudio Ranocchi e Francesca Alesi
"Dopo La tigre e la neve ho fatto tante altre cose, ho trasmesso la poesia di Dante usando la mia popolarità, undici anni dopo, sono pronto per fare un nuovo film magari con Tom Hanks, che ha detto di voler lavorare con me, lo considero uno dei più grandi attori di tutti i tempi. Il mio nuovo film sarà di un'allegria sfrenata". Roberto Benigni si concede al pubblico della Festa di Roma, nella giornata di chiusura, in una lunga conversazione con Antonio Monda che tocca tanti temi, compresa la recente visita alla Casa Bianca: "Come si fa a dire no a Obama?"