S’inaugura quest’anno la collaborazione tra il Torino Film Festival e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro per l’arte contemporanea sempre attento alla contaminazione tra le diverse discipline artistiche. L’evento, che si aprirà nella sede della Fondazione il giorno precedente il festival e proseguirà poi nelle sale del TFF, è una “personale” dedicata alla giovane videoartista, performer e regista statunitense Josephine Decker. Inserita da Filmmaker Magazine nella lista degli indie statunitensi sui quali scommettere, applaudita da Indiewire e da The New Yorker, accostata a David Lynch e Terrence Malick, Josephine Decker ha esordito nel lungometraggio nel 2013 con Butter on the Latch, seguito nel 2014 da Thou Wast Mild and Lovely. Il primo è un thriller che vede protagoniste due amiche che frequentano un corso di cultura balcanica in un bosco californiano; il secondo racconta la storia dell’attrazione tra un giovane che fa lavori stagionali in una fattoria del Kentucky e la figlia del proprietario. Con budget ridotti, la Decker lavora sulla natura, sui volti, sulle sensazioni, sulla dimensione onirica ed emotiva, mescolando abilmente suggestioni letterarie (cita La valle dell’Eden di Steinbeck come prima fonte di ispirazione per il secondo film), caratteristiche dei più recenti indipendenti americani (come Joe Swanberg, interprete di Butter on the Latch), ricerca di una dimensione estetica personale, tocchi surreali. Originaria del Texas, laureata a Princeton, autrice di molti cortometraggi e video musicali, di un documentario sulla bisessualità negli States, Bi the Way, e dell’applaudito cortometraggio Me, the Terrible, ha allestito numerose performance, soprattutto su temi ambientali, e ha collaborato alle performance dell’artista Sarah Small e di Marina Abramovich al MoMA. È stata inoltre protagonista in film diretti da Joe Swanberg, Stephen Cone, Adam Wingard, Onur Tukel. Il Torino Film Festival e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenteranno le opere dell’artista, che sarà a Torino nei giorni della rassegna. La collaborazione tra le due istituzioni è inoltre rafforzata dal fatto che, tra i riconoscimenti della 32° edizione del TFF, il “premio speciale della giuria” del concorso lungometraggi diventa da quest’anno ”Premio della Giuria-Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” (7.000 euro).
L'incasso complessivo del Torino Film Festival è di 259mila euro, trend positivo tenuto conto della diminuzione degli schermi passati da 11 a 9
"Solo in questa città possono capitare cose come questa, peraltro a spese dei contribuenti. Davvero penoso", scrive su Facebook il senatore Pd Stefano Esposito
"Non so ancora quale ruolo avrà. Ho incontrato Iggy Pop a New York, lui per me è un mito e viceversa. Così mi ha chiesto di avere una parte nel film. Ha una faccia rude e forte, un fisico strano ed è una persona colta, che conosce bene il cinema e la musica. Il film, una coproduzione canadese, americana e tedesca, s’avvale anche del crowdfunding che finirà l’8 gennaio, un modo di avvicinare il mio pubblico", dice il regista che al TFF ha presentato la versione restaurata di Profondo rosso
Triangle, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, vince al TFF il Premio Miglior film sul mondo del lavoro “per la sua capacità di intrecciare in maniera non rituale, storie che si legano in un filo che danno continuità alla memoria del tempo". Miglior Film di Torino 32 è Mange tes morts di Jean-Charles Hue; 2 Menzioni speciali, una della giuria e una ai personaggi intervistati, vanno a N-Capace di Eleonora Danco; Miglior Film per Italiana.doc è Rada di Alessandro Abba Legnazzi