John Turturro all’italiana, tra Moretti e Pontecorvo

Il regista di "Pa ra da" è direttore della fotografia di "Gigolò per caso" e lo dirigerà in "Tempo instabile con probabili schiarite"


“Dirigere Woody? È facilissimo: si mette tranquillo al suo posto e quando dici ‘azione’ lui dice le sue battute perfettamente”. Parola di John Turturro, che racconta la sua esperienza con Woody Allen sul set del suo quinto film da regista: Gigolò per caso, in arrivo il 17 aprile nelle sale italiane con Lucky Red. Una commedia sofisticata – dal sapore molto italiano – in cui si sente forte lo zampino del regista di Blue Jasmine, a cui arrivò voce di questo progetto dal suo barbiere, lo stesso di Turturro. “Mandavo la sceneggiatura a Woody e lui mi dava i suoi feedback, spesso brutali: diceva cose come ‘è terribile, non mi piace, ma forse mi sbaglio’. All’inizio era uno copione ampio e vago, lui mi ha aiutato a renderlo una commedia sofisticata”.

Nel film i due lavorano insieme nella piccola libreria di Murray (Allen), che però è a un passo dalla chiusura, e per tenersi in piedi economicamente decidono di assecondare la bizzarra idea che vede Murray nei panni del “protettore” e Fioravante (Turturro), in quelli del fascinoso gigolò che porta conforto alle solitudini di donne come Sharon Stone – “Mi sembrava interessante vedere una come lei fare qualcosa a cui non crederesti mai, cioè pagare per stare con un uomo” – Sofia Vergara e Vanessa Paradis. Il tutto, ambientato tra le strade romantiche di Brooklyn, tra ebrei guardiani dell’ortodossia, famiglie multietniche (Murray/Allen ha una compagna e dei figli neri) e il sesso raccontato con dolcezza. Nonostante questo qualcuno cerca un paragone con Nymphomaniac di Von Trier, e Turturro risponde ridendo: “Il sesso di Von Trier è doloroso e violento, il mio è dolce e delicato. Però se volete possiamo provare a fare Nymphomaniac 3 con Woody”.

L’attore-regista italoamericano – che aveva portato Gigolò per caso in anteprima a Toronto e ora lo proietterà al Bif&st di Bari –  ha presentato il film a Roma in compagnia di due suoi complici italiani di set: la montatrice Simona Paggi e il direttore della fotografia Marco Pontecorvo, che dal 9 maggio si ritrasformerà in regista per dirigere Turturro sul set di Tempo instabile con probabili schiarite. “È una commedia in cui John veste i panni di un ingegnere minerario e recita al fianco di Lillo Petrolo, Fabrizio Gifuni e Carolina Crescentini”, dice Pontecorvo. Intanto Turturro ha appena finito di girare Mia madre, l’atteso nuovo film di Nanni Moretti ma, come sempre accade con i suoi film, le bocche sono pressoché cucite: “C’è un articolo sul New York Times che passa in rassegna tutti gli eredi artistici di Woody Allen: Nanni Moretti sarebbe il nipote – ha detto l’attore – Conosco Nanni da 20 anni e ho amato molti suoi film. È un regista esigente ma molto stimolante, la sceneggiatura era bella ed è stato interessante lavorare con Margherita Buy. Io recito soprattutto in italiano. Ora, dopo Moretti lavoro con Pontecorvo: mi piace lavorare in Italia, in italiano e con gli italiani, soprattutto con Simona e Marco, con cui mi sono sempre trovato bene”.  

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29 Marzo 2014

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