Under the Sky, così è stata battezzata la sezione che l’Ischia Film Festival ha costruito insieme alla piattaforma satellitare, un cartellone trasversale che coinvolge Sky Arte e Sky Atlantic. Ogni sera, dal 24 giugno all’1 luglio, sul grande schermo andranno due delle migliori serie dell’anno programmate da Sky: The Night Of, che sarà accompagnata dal premio IQOS alla carriera John Turturro, protagonista insieme a Rhiz Ahmed della serie scritta e diretta da Steven Zaillian e prodotta da HBO.
Nasce invece da un’idea di Stefano Accorsi 1993, sequel di 1992 e già prequel di 1994, il racconto degli anni di Tangentopoli e dell’ascesa di Silvio.
Prevista anche una grande anteprima: la prima puntata di Riviera, serie poliziesca ideata dal premio Oscar Neil Jordan e intepretata da Julia Stiles, che andrà in onda su Sky Atlantic a partire dall’11 luglio.
In programma anche quattro documentari di Sky Arte. Si parte domenica 25 giugno con Perchè sono un genio, la storia della regista Lorenza Mazzetti, fondatrice del movimento del Free Cinema britannico negli anni’50. Il giorno dopo, lunedì 26 giugno, Guido Casali, Programming Manager di Sky Arte, presenterà Graffiti a New York, un viaggio nel mondo dei writers della Grande Mela. Martedì 27 giugno sarà la volta di Andrea Pazienza: fino all’estremo, ricordo di uno dei più grandi fumettisti italiani. Infine, mercoledì 28 giugno sarà la volta di Blow up di Blow up, un documentario che esplora i dietro le quinte dell’intramontabile capolavoro di Michelangelo Antonioni.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis