Jodie Foster, Palma d’Onore: “La stessa magia di 45 anni fa”

CANNES – Jodie Foster aveva salito la Montée des Marches a 13 anni, quando partecipò al Festival per Taxi Driver (1976, di Martin Scorsese) ed è tornata sul palco del Grand Theatre Lumière parlando in francese, gesto di grande cortesia e omaggio alla manifestazione.

Sono scorse sequenze di film che hanno fatto la Storia del Cinema, da Maverick a Contact, e che hanno consacrato Jodie Foster, reciprocamente ricevendo prestigio dal suo talento. 

Dopo il rituale della cerimonia d’apertura, la presentazione della Giuria, con il presidente Spike Lee in completo total fuxia, la visione delle anteprime dei titoli in Concorso, tutto il pubblico in sala – inclusi gli artisti del film d’apertura, Annette, di Leos Carax: Marion Cotillard, Adam Driver – e i giurati, si sono levati spontaneamente in piedi per onorare Jodie Foster, che ha ricevuto la Palma d’onore dalle mani di Pedro Almodóvar, ringraziando di nuovo in francese: “E’ un grande onore. In questo anno di lockdown, il cinema è stata la mia ancora di salvezza. Non perderò mai la mia meraviglia e gratitudine per il cinema. Dopo più di 45 anni dalla Palma d’Oro a Taxi Driver la magia non è cambiata. Sono fiera di far parte del mondo del cinema e il futuro si farà insieme, tutti insieme. Grazie”, questo il breve ma sentito commento dell’attrice e regista.

Sul palco, appena dopo le parole di Foster, Bong Joon Ho, ultima Palma D’oro (2019) per Parasite, che ha ufficialmente dato il via alla 74ma edizione con un gioioso: “Open!”, subito prima delle foto di rito e della visione del film d’apertura.