Anche Jeremy Irons – ospite delle proiezioni in piazza del Piccolo America per presentare Io ballo da sola in occasione dell’omaggio a Bernardo Bertolucci – ha indossato la maglia amaranto simbolo del Cinema America Occupato. Un gesto compiuto in solidarietà ai quattro ragazzi aggrediti perché indossavano proprio una t-shirt uguale, ritenuta dagli aggressori “simbolo antifascista“.
“La vita e la situazione in Europa sono estremamente difficili al momento. C’è un’estrema frammentazione e tutti dovremmo assolutamente preoccuparcene e – ha detto l’attore britannico – attraverso la nostra umanità, la nostra capacità di capire, la nostra intelligenza, dovremmo unire, fondere la società, non lavorare per la sua frammentazione. È una situazione difficile perché l’economia e lo stato economico ne soffrono e il capitalismo non fa quello che potrebbe fare per creare delle società più coese, società dove sia piacevole e anche bello vivere. Ci sono persone che sono diventate troppo ricche e persone che si sentono abbandonate e dimenticate. Tutto questo deve essere messo profondamente in discussione ma per farlo bisogna ricordarsi che tutti mangiamo, tutti dormiamo, tutti scopiamo, tutti cachiamo. E quindi siamo tutti uguali e allora dobbiamo far comprendere come questa violenza politica emergente non fa bene e non serve a nessuno: non servono a costruire una società coesa. Dobbiamo fare attenzione quando andiamo a votare ma soprattutto dobbiamo ricordarci della nostra umanità in modo tale che ciò che è accaduto settant’anni fa non torni a gettare i suoi semi.”
La manifestazione organizzata e promossa dalla Fondazione Piccolo America ha animato l'estate di Roma dal 2 giugno al 16 luglio, in tre luoghi della città, dal centro alla periferia
Grazie alla collaborazione con A24, la Fondazione Piccolo America porta nelle piazze romane due grandi registi come Darenn Aronofsky e Ari Aster. Nonostante un ritardo nei finanziamenti, si inizia il 2 giugno con Tornatore e Morandi
La Fondazione Piccolo America ha offerto 2,5 milioni alla società proprietaria dell'immobile, Progetto Uno Srl, che voleva demolire la sala e realizzare parcheggi e appartamenti
Respinto il ricorso della proprietà Progetto Uno Srl, nel 1999 aveva acquistato l'immobile e voleva riconvertirlo in parcheggi e appartamenti. Il Presidente della Fondazione Valerio Carocci annuncia "una nuova fase"