‘Italy for Movies’: parte il protocollo di collaborazione con Netflix

Il portale Italy for Movies rappresenta da ormai cinque anni un valido strumento di raccordo tra l’esigenza di promuovere un territorio come potenziale set e come meta per i cineturisti


Il portale Italy for Movies rappresenta da ormai cinque anni un valido strumento di raccordo tra l’esigenza di promuovere un territorio come potenziale set e, allo stesso tempo, come meta per i cosiddetti cineturisti.

Il panel organizzato all’Italian Pavilion per la 79ma Mostra del Cinema, che annuncia il protocollo di collaborazione con Netflix Italia, approfondisce le relazioni che legano le scelte produttive e di ambientazione non solo alla presenza di incentivi locali, ma anche alla capacità di attrazione da parte dei territori sempre più organizzati nei servizi di accoglienza e sostegno alle produzioni.

Valutando l’impatto della produzione audiovisiva nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano in chiave turistica. Ne parlano ad un evento organizzato all’Italian Pavilion Maria Grazia Fanchi, Prof.ssa Ordinaria di Cinema, Fotografia, Televisione; Direttrice ALMED. Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (Università Cattolica del Sacro Cuore), Cristina Priarone, Presidente Italian Film Commissions, Carmen Diotaiuti, Responsabile operativo e vicedirettore Italy for Movies, Andrea Lolli, ricercatore e consulente in materia di cinema e turismo, Alexander Long, Public Policy, Netflix, moderati da, Bruno Zambardino, Responsabile Affari UE e Coordinamento istituzionale Italy for Movies (Cinecittà/ DGCA MiC).

“Ci sono in Italia 1080 opere finanziate, 58% di finzione, 37% documentari, 5% di animazione – spiega Fanchi – su 1.399 location con 360 set in piccoli comuni e 53 set in borghi storici. 9% di città piccole e 19% di città medio grandi”.

“L’Italia – dice Priarone – ha potere sul campo del turismo ma anche la debolezza di dover mostrare le location meno note, meno celebrate, perché ne abbiamo molte e dobbiamo lavorare in questo senso, ade esmpio con Netflix. Lavorando tutti insieme possiamo promuovere il paese in un modo differente e se iniziamo a far conoscere queste location possiamo lavorare sull’immaginario non solo per l’audiovisivo ma per tutto il comparto creativo”.

“Tra le novità del portale – prosegue Diotaiuti – ci sono i filtri ‘Green’, che permettono di capire quali produzioni hanno a che fare con l’ecosostenibilità. Ci sono dettagli tecnici ma anche informazioni sulle location e una mappa dell’Italia in modo da poter informare al meglio chi è interessato a girare in determinati luoghi. Ci si può creare un itinerario specifico di partenza e arrivo per creare un percorso attraverso tutti i film che sono stati creati in un determinato luogo geografico. Alcuni sono suggeriti dal sito, con dei titoli come ad esempio ‘In viaggio con Sorrentino’. Altri itinerari sono legati al cibo, con video ricette e materiali dell’Archivio Luce. Tutti questi contenuti sono anche disponibili in un’App geolocalizzata per Android e iOS, con accesso differenziato per operatori e turisti”.

Long sottolinea l’importanza del cineturismo e del portale, “che è utile non solo per le Film Commission e gli operatori ma anche per l’interesse del pubblico generalista. Aumenteremo il numero di prodotti Netflix ambientati in Italia per condividere la bellezza dell’Italia. Molte persone guardano prodotti di Netflix che non sono nella loro lingua di origine, e sviluppano la voglia di frequentare posti diversi dai loro abituali, e di studiare la lingua locale. Molte persone vogliono studiare l’italiano dopo aver visto prodotti Netflix ambientati in Italia come E’ stata la mano di Dio”.

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06 Settembre 2022

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