Italiani a Venezia: in concorso anche Francesca Comencini


“Ho abolito la sezione Controcampo perché mi sembrava una sorta di ‘riserva indiana’ della produzione nazionale. I film italiani devono invece stare nella Mostra al pari dei titoli stranieri. Perciò su 60 film della selezione ufficiale 14 sono italiani e ci sono poi 7/8 doc sul cinema. In totale un 30 o 40% in meno rispetto all’anno scorso… vuol dire che abbiamo fatto un lavoro di selezione rigoroso che potrà valorizzare meglio i nostri titoli”, avverte il direttore Alberto Barbera.
Nel Concorso su 17 titoli più uno che verrà annunciato prossimamente gli italiani sono tre.

Francesca Comencini con Un giorno speciale, liberamente ispirato al romanzo di Claudio Bigagli “Il cielo con un dito”, è la sorpresa italiana del Concorso di Venezia 69, dove sono presenti ben 20 registe: 4 in competizione, 7 Fuori Concorso e 9 in Orizzonti. Marco (Filippo Scicchitano) e Gina (Giulia Valentini) sono al loro primo giorno di lavoro. Lei ha un appuntamento con un politico importante che dovrebbe aiutarla ad entrare nel mondo dello spettacolo; lui è l’autista che l’accompagnerà all’incontro. Non si conoscono, ma il politico, rinviando continuamente l’appuntamento, offre loro l’occasione di trascorrere insieme questo ‘giorno speciale’.

Confermati gli attesi Bella addormentata di Marco Bellocchio – tutto si volge in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo – ed E’ stato il figlio di Daniele Ciprì, per la prima volta senza Franco Maresco, che racconta la vicenda della famiglia Ciraulo, alla periferia di Palermo, alle prese con un’auto di lusso, comprata con denaro dello Stato come risarcimento per la morte di una figlia a causa di una sparatoria di bande rivali.

 

In Orizzonti-Concorso altri 3 titoli italiani gareggiano oltre a L’intervallo di Leonardo di Costanzo, Gli equilibristi di Ivano De Matteo, con Valerio Mastandrea e Barbora Bobulova nei panni di una coppia che ai giorni nostri osa separarsi. La tragicommedia di un uomo che di colpo scopre quanto sia labile il confine tra benessere e povertà. 
Ci sono poi: Bellas Mariposas (significa “belle farfalle”) di Salvatore Mereu, con Micaela Ramazzotti, ispirato a un poetico racconto di Sergio Atzeni, è la storia di amicizia tra Cate e Luna, due creature pure che nel fiore della loro prima adolescenza piena di sogni e di paure, si affacciano alla vita. Il terzo titolo in gara è Low Tide di Roberto Minervini.

In Orizzonti cortometraggi partecipano La sala di Alessio Giannone e Cargo di Carlo Sironi con protagonista una ragazza ucraina che lavora come prostituta sulle strade alla periferia di Roma.

 

In Fuori Concorso-Proiezioni speciali troviamo: Liliana Cavani con Clarisse, documentario sulle suore di clausura di Urbino. Il doc sugli anni ’70 Sfiorando il muro realizzato da Luca Ricciardi e dalla giornalista e scrittrice Silvia Giralucci, figlia di Graziano, ucciso assieme a Giuseppe Mazzola il 17 giugno 1974 in quello che è stato il primo omicidio delle Brigate Rosse, avvenuto in una sede padovana dell’Msi. Un cammino a ritroso nell’infanzia segnata da quell’episodio sanguinoso. La nave dolce di Daniele Vicari prende invece avvio dall’arrivo a Bari nell’agosto 1991 della nave albanese Vlora carica di 20mila persone. Il regista ricostruisce quell’evento grazie a preziosi materiali d’archivio e una serie di testimonianze: “La nave dolce e Diaz hanno qualcosa in comune, entrambi raccontano episodi collettivi che rappresentano una porzione di avvenimenti storico-politici più grandi e complessi”, afferma Vicari.

Medici con l’Africa è invece il documentario di Carlo Mazzacurati che documenta l’attività del Cuamm nella solidarietà verso le popolazioni africane. La produzione argentina El impenetrable, firmata da Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini, prende il nome da una vasta regione vergine (6 milioni di ettari), situata nella pianura del Chaco occidentale, in Paraguay.

 

Nella retrospettiva Venezia Classici (Documentari) figurano Sedia elettrica. Il making-of di Io e te di Monica Stambrini; Dai nostri inviati alla Mostra del Cinema di Venezia 1932-1953 di G. Giannotti, D. Savelli e E. Salvatori.

Fuori Concorso vi sono due coproduzioni. Una italo-americana, diretta da Jonathan Demme, Enzo Avitabile Music Life, ritratto di un protagonista riconosciuto sulla scena internazionale della world music ma anche di una città, Napoli. E la coproduzione italo-francese Sur un fil… di Simon Brook.

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