Berlino nasce come città punk e non ha mai smesso di esserlo. E quindi il tema scelto quest’anno per l’Italian Pavilion ospitato dal Martin Gropius Bau allo European Film Market è la ruvida grafica punk che ha caratterizzato l’Inghilterra degli anni ‘70 e la Germania negli anni ‘80 e ‘90. In particolare a Berlino, con la scomparsa della DDR, le sottoculture giovanili – non più costrette a nascondersi e dopo tanti anni di repressione – ebbero la possibilità di uscire dagli scantinati ed esprimersi liberamente. Le condizioni che la metropoli tedesca offriva erano un vero paradiso per la cosiddetta cultura punk. Uno stile grafico forte e caratterizzante, liberamente ispirato ai lavori dell’artista inglese Jamie Reid, che nel corso della sua carriera ha realizzato alcune copertine per i Sex Pistols. Pareti con fondi scuri ed elementi a contrasto si alternano con le rispettive versioni al negativo. Testi che si sovrappongono agli elementi e creano giochi di vedo/non vedo. Tutti gli elementi sono inseriti su una texture “rovinata” che riprende la ruvidezza dei mattoni a vista presenti nella sala centrale. A livello architettonico l’allestimento riprende le forme dell’ambiente ospitante andando ad aggiungere solamente una stella centrale con pareti trapezoidali. Sono presenti all’interno una zona business nell’area centrale con due uffici, una zona lounge, una zona bar·e uno spazio nella galleria centrale dell’edificio.
Il nuovo spazio si sviluppa tra il bookshop e un’area della Gallery della Central Hall al Ground Floor del Martin Gropius Bau. Realizzato da Luce Cinecittà in collaborazione con Anica e con il contributo di Direzione Generale Cinema del MiBAC, Mise ed Ice, i partner dell’IT sono APT-Centro Nazionale del Cortometraggio -Centro Sperimentale-Doc it- Festa del Cinema di Roma – Fondazione Ente Spettacolo- Giornate Degli Autori – Italian Film Commission-Italy for Movies-Media Creative Europe Desk Italia-Mia-Rai Cinema-SNGCi- SNCCi – Unefa – Cinecittanews – 8 ½.
L’IT si avvarrà del prezioso contributo di: Viticoltori Ponte-Aiello-Petrone-Bonaventura maschio-Botran-Dr Vrajnes-Sigaro Toscano.
Il progetto architettonico e l’immagine grafica dell’IT sono stati realizzati dallo Studioata di Torino.
Il nuovo comitato di selezione del festival sarà composto da sette membri guidati da Mark Peranson: gli altri sono Lorenzo Esposito, Sergio Fant, Aurélie Godet, Paz Lázaro, Verena von Stackelberg, Barbara Wurm
Mehmet Akif Büyükatalay con la sua opera prima Oray ha vinto il GWFF Best First Feature Award alla Berlinale
"Scrivere questo film ha significato per me raccontare una verità, cosa che è diventata nel nostro paese sempre più difficile”. Questa è la dichiarazione di Roberto Saviano, vincitore del premio per la sceneggiatura alla 69ma Berlinale, assieme a Maurizio Braucci e al regista Claudio Giovannesi, per La paranza dei bambini, tratto da un suo romanzo
Orso d'argento per la sceneggiatura a La paranza dei bambini, Premio Fipresci per Dafne e un'accoglienza positiva per tutti i titoli della selezione italiana alla 69esima Berlinale. Il denominatore sorprendentemente comune sono i protagonisti di questi film, ragazze e ragazzi colti nella vita reale o a cui viene chiesto di interpretare personaggi vicini alla loro esistenza