Si svolge a Mosca dal 18 al 20 giugno la prima edizione di Italian Doc Fest, realizzato da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura. Tre giorni di proiezioni di doc italiani (sottotitolati in russo) di recente produzione, presentati nella prestigiosa sede del Documentary Film Center (Zubovskiy B-R, 2/7) alla presenza dei registi che parteciperanno ai Q&A al termine di ogni proiezione.
La scelta di Mosca come sede del primo Italian Doc Fest, secondo Enrico Bufalini (Direttore Archivio Storico, Cinema e Documentaristica di Istituto Luce-Cinecittà), “si inserisce nel quadro generale della missione culturale e dell’azione di diffusione e internazionalizzazione del cinema italiano, e in particolare del documentario, del cinema del reale – ossia del genere più vitale e dalle prospettive estetiche e produttive più aperte – e nell’approfondimento di un dialogo con alcune geografie di mercato che più emergono come nuove e dinamiche. In questo quadro, la Russia non poteva non essere una meta cui l’Istituto Luce rivolge il proprio sguardo. Per la dinamica e spesso la forza della sua proposta produttiva, a volte affascinantissima; per la vastità del bacino della sua platea di spettatori; per un immaginario con cui sempre occorre fare i conti e sorprendersi. Per un pubblico vivace ed esigente. Portare sette nuovi documentari all’Italian Doc Fest di Mosca significa portare pezzi di realtà italiana alla prova di un’audience ideale. E sarà affascinante valutarne l’accoglienza, e la tenuta di universalità di questi film”.
Attraverso sette documentari, sottolinea Rino Sciarretta, Executive Director della rassegna moscovita, “lo spettatore realizza un viaggio in Italia attraverso gli occhi e la mente dei registi che ne raccontano sia le vicende storiche (L’uomo che non cambiò la storia di Enrico Caria), sia quelle più curiose e divertenti di una fortunata stagione cinematografica (quella degli Anni ’50, ’60 e ’70) che fece di Roma e dell’Italia un punto di riferimento del cinema e del costume a livello internazionale, come in The King of Paparazzi di Giancarlo Scarchilli e Massimo Spano. Nell’ambito del festival non possono mancare le tematiche di attualità, che ci riconducono al cosiddetto “cinema del reale”, un percorso che lo spettatore russo affronta attraverso tre documentari: Normal di Adele Tulli, Selfie di Agostino Ferrente, Pugni in faccia di Fabio Caramaschi”. Ad essi vanno aggiunti due documentari, definiti dallo stesso Sciarretta, ‘fuori dagli schemi’: l’originalissimo Il toro del pallonetto” di Luigi Barletta, un mockumentary attualmente in proiezione nelle sale italiane, e Conversazioni Atomiche di Felice Farina, che affronta tematiche scientifiche.
Evento speciale il 17 giugno alle ore 16:00, presso la sede della Moscow Film School (Nizhnyaya Syromyatnicheskaya Street, 10s1, Moscow Film Schoo) con la Masterclass “Archives: a Living Memory” e la proiezione, alla presenza del regista, di L’uomo che non cambiò la storia di Enrico Caria, esempio di utilizzo originale e non convenzionale dell’Archivio dell’Istituto Luce Cinecittà.
Guarda il promo (musica di Nicholas Di Valerio):
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