Italia, una giornata particolare

Suscita curiosità e anche qualche legittimo dubbio sulla “stranezza” della famiglia italiana, Provincia meccanica, il film di Stefano Mordini unico italiano del concorso berlinese. Stasera sarà proiettato in sala con il pubblico, ma il regista e gli interpreti, Stefano Accorsi, Valentina Cervi e Ivan Franek, con la produttrice Minnie Ferrara e la sceneggiatrice Silvia Barbiera hanno incontrato i giornalisti già in mattinata, raccontando i retroscena di questa singolare storia d’amore e di vita coniugale al di fuori degli schemi. È sembrato un film diverso dal cinema italiano a cui molti stranieri sono abituati a pensare: meno realista e più astratto, ma ha sollevato anche interrogativi concreti: è così facile sottrarre un bambino alla madre? Non è un po’ idealizzata la felicità iniziale?

Mordini ha spiegato di aver conservato le sue origini di documentarista almeno in una cosa: l’osservazione rispettosa dei personaggi e del mondo creato apposta per loro senza voler certo raccontare una situazione tipo. Stefano Accorsi, noto qui in Germania soprattutto per L’ultimo bacio, ha insistito sulle evidenti differenze tra i due film. “Sono due situazioni sociali e umane completamente distinte. E del resto lì ero io a tradire, qui vengo tradito”.

Molto atteso, in serata, il party italiano, “Bears, stars and rock and roll”, organizzato, per celebrare Mordini ma anche Piccioni, dall’Aip con Medusa, Torino Piemonte FC, il ministero dei Beni Culturali e l’ambasciata.

Mordini, che non si sente di rappresentare l’Italia, ha annunciato che pensa di trasferirsi in Francia, curiosamente proprio nella giornata in cui una diva francese come Catherine Deneuve l’ha fatta da padrona assoluta della scena del festival. A Berlino con il film di Téchiné che la vede recitare accanto a un altro mostro sacro come Gérard Depardieu, la star, recentemente al centro di polemiche in patria per aver accettato lauti compensi per comparire in pubblico, è stata bersagliatissima da giornalisti e fotografi. Tanto da decidere di annullare alcuni incontri ristretti forse per non sovraesporsi. Contemporaneamente il direttore generale di Cinecittà Holding, Alessandro Usai, ha confermato l’intenzione di collaborare con Unifrance per organizzare delle giornate di cinema italiano ad uso degli importatori francesi. E ha dato anche un’altra notizia: ad aprile, a Montecarlo, in una rassegna nata quattro anni fa per far incontrare cinema e mondo dell’editoria sarà proprio l’Italia ad avere il posto d’onore.