L’Italia corre agli Oscar con il Pinocchio di Matteo Garrone, che ha ottenuto due nomination – per i costumi di Massimo Cantini Parrini e il make up di Mark Coulier ( il britannico due volte premio Oscar per The Iron Lady e Grand Budapest Hotel) – e con la canzone “Io si” che Laura Pausini ha interpretato nel film di Edoardo Ponti La vita davanti a sé con Sophia Loren, entrata nella cinquina delle migliori canzoni originali. Delusione per Notturno di Gianfranco Rosi che era entrato nella shortlist dei migliori documentari ma è rimasto fuori dalle nomination che hanno, invece, tenuto in gara Collective, Crip Camp, The Mole Agent, My Octopus Teacher e Time.
“Una giornata felice per il cinema italiano: un grosso in bocca al lupo a Laura Pausini e Matteo Garrone”, ha commentato il ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Le candidature agli Oscar di Pinocchio di Matteo Garrone per i migliori costumi e per il miglior make up e di Io sì di Laura Pausini per la migliore canzone originale nella colonna sonora di La vita davanti a sé di Edoardo Ponti, rendono merito alla nostra cinematografia, capace di affermare nel contesto internazionale il genio creativo, l’immaginario e l’originalità che le sono propri”.
“Una canzone in italiano nominata agli Oscar! Sono così onorata di rappresentare l’Italia in una delle cerimonie più importanti dell’industria dell’intrattenimento mondiale”, è la reazione di Laura Pausini che commenta sui suoi social: “Ancora non ci credo. Poter far parte di un progetto così speciale come La vita davanti a sé con Edoardo Ponti e Sophia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi. E ora sapere che sono nominata agli Oscar va oltre qualunque desiderio o aspettativa potessi sognare. Voglio ringraziare l’Academy per aver accolto Io sì e il messaggio che porta con sé”.
“Si conferma e si rinnova, con le tre nomination italiane agli Oscar, una caratteristica formidabile del nostro Cinema: quella dei mestieri che hanno reso grandi la nostra creatività e le nostre industrie – commenta il Presidente ANICA Francesco Rutelli – La musica, i costumi e il trucco hanno dato all’Italia una serie di riconoscimenti mondiali, assieme ai registi, agli attori e agli altri talenti della storia del nostro Paese. L’aspetto importante, come per Pinocchio di Matteo Garrone, è che questi riconoscimenti oggi arrivano per un incontro magico tra questi nobili mestieri e le nuove tecniche digitali, che vengono padroneggiate con fantastiche capacità, all’incrocio tra capacità industriali, arte, tecnologia”.
Agli Oscar 2021 – dove ha fatto man bassa di nomination Mank, il film di David Fincher su una Hollywood retrò e molto maschile – concorreranno settanta donne per un totale di 76 nomination: è uno dei primati della prossima edizione degli Academy Award che vedono anche Judasand the Black Messiah in corsa per il miglior film: il primo film in questa categoria realizzato da un team di produzione di afro-americani, il regista Shaka King, Ryan Coogler e Charles D.King. Tra le altre prime volte: Riz Ahmed di Sound of Metal è il primo musulmano candidato nella categoria miglior attore; Chloè Zhao di Nomadland è la prima donna a ricevere quattro nomination in un unico anno; per la prima volta è stato candidato agli Oscar un film della Tunisia, The Man Who Sold His Skin, su un profugo tatuato che viene messo in mostra in gallerie d’arte, che vede nel cast anche una inedita Monica Bellucci. ( SCARICA l’elenco completo delle nomination).
La cerimonia di premiazione sarà trasmessa su Sky domenica 25 aprile, in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles.
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