Programma completo per la Berlinale 2018 (15-25 febbraio) e per l’Italia la conferma che sono quattro i lungometraggi selezionati (già annunciati nei giorni scorsi come gran parte dei film). In concorso c’è Laura Bispuri (scelta anche da Variety per i suoi 10 Europeans to Watch 2018), vecchia conoscenza del festival dove aveva portato Vergine giurata. Quest’anno la regista è in competizione con il suo secondo film, Figlia mia, opera al femminile con Valera Golino e Alba Rohrwacher che si contendono una bambina. “E’ un viaggio in cui tre figure femminili si alternano, si cercano, si avvicinano e si allontanano, si amano e si odiano e alla fine si accettano nelle loro imperfezioni e per questo crescono”, ha spiegato la regista (leggi la nostra intervista con le prime anticipazioni sul progetto). In uscita in sala il 22 febbraio con 01 Distribution, è prodotto da Vivo Film come pure il documentario di Jacopo Quadri, Lorello e Brunello, che sarà presentato in Culinary Cinema, ed è un racconto sul rischio della perdita di identità nelle campagne italiane già premiato al Torino Film Festival. Quadri, ben noto come montatore (tra i registi con cui ha collaborato figurano Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Roberta Torre e Francesca Archibugi) racconta la Maremma agricola lontana dal glamour degli scorci turistici, tramite lo sguardo di due contadini gemelli, che lavorano da sempre nella fattoria di famiglia, senza un giorno di pausa.
Nella sezione Panorama, quest’anno sotto la guida della nuova direttrice Paz Lazaro, troviamo due film: l’opera prima dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, La terra dell’abbastanza, prodotta da Pepito Produzioni, romanzo di formazione duro e senza speranza ambientato a Roma, e Land, del regista iraniano Babak Jalali, prodotto da Asmara Films, girato in una riserva indiana degli Stati Uniti. Tutti i lungometraggi sono coprodotti da Rai Cinema. La terra dell’abbastanza (titolo internazionale Boys Cry), è interpretato da Matteo Olivetti, Andrea Carpenzano, Milena Mancini, Max Tortora e Luca Zingaretti ed è la storia di Mirko e Manolo, due giovani amici della periferia di Roma. Bravi ragazzi, fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, rispetto e il denaro che non hanno mai avuto: un biglietto d’entrata per l’inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso.
Nella sezione Generation Kplus è stato selezionato il cortometraggio Cena d’aragoste di Gregorio Franchetti prodotto da Gatto Film e Magdalene Film. Una sera in cui viene lasciato da solo a casa, Michele, un ragazzino dodicenne, ruba delle aragoste vive dal frigo dei suoi genitori e le porta come regalo alla madre del suo migliore amico.
Nell’ambito di ‘Books at Berlinale’ del Co-production Market l’Italia è rappresentata dalla scrittrice Rosella Postorino con il romanzo Le assaggiatrici. Leggi le nostre anticipazioni
Da segnalare anche due giovani presenze italiane: Jonas Carpignano nella giuria opere prime e Matilda De Angelis (leggi la nostra intervista), che rappresenterà l’Italia nella vetrina di talenti europei Shooting Star. Vale infine la pena di sottolineare che all’EFM-l’European Film Market, storico mercato della Berlinale che quest’anno compie trent’anni, sono circa cinquanta i titoli italiani a disposizione dei distributori stranieri. La presenza dei titoli e delle delegazioni dei film italiani alla Berlinale è coordinata da Istituto Luce Cinecittà (Filmitalia).
In Panorama saranno presentati Dafne, opera seconda di Federico Bondi e il documentario Selfie di Agostino Ferrente. Il nuovo progetto di Irene Dionisio La voce di Arturo è stato selezionato da Berlinale Talents e da Script Station. In Coproduction Market il nuovo progetto di Thanos Anastopoulos Seconda casa
In anteprima europea nella sezione Panorama Skin di Guy Nattiv, la vera storia di Bryon Widner, fanatico naziskin redento appartenente ad una feroce famiglia di skinheads. Interpretato da Jamie Bell, il film è stato presentato al Toronto International Film Festival dove ha vinto il Premio Fipresci della Critica
La Retrospettiva della 69ma edizione della Berlinale adotta come tema le donne registe, tra il 1968 e il 1999. “Grazie ad attiviste come Helke Sander, Ula Stöckl e Jutta Brückner – dice il direttore uscente Dieter Kosslick – le registe donne hanno preso confidenza, e noi abbiamo molto a cuore l’uguaglianza di genere nel cinema di oggi”
Il direttore della Berlinale ha ricevuto una medaglia speciale a Telluride, ed è stato definito come “un eroe del cinema che preserva, onora e presenta grandi film”. Precedentemente il riconoscimento era andato a Criterion Collection, HBO, Ted Turner, Stanley Kauffmann, Manny Farber, Pierre Rissient, Leonard Maltin, Serge Bromberg and the UCLA Film & Television Archive