Istituto Volonté: scuola pubblica per il cinema di domani


Presentata all’Auditorium Parco della Musica, a mo’ di “antipasto” per il Festival Internazionale del Film di Roma, che inizierà giovedì 28 ottobre, la prima Scuola Provinciale di Arte Cinematografica, intitolata a Gian Maria Volonté. L’evento ha visto partecipare il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, che ha preso a cuore il progetto. ”Siamo contenti di annunciarlo nell’ambito di questa importante manifestazione della città di Roma e si inserisce in una strategia di attenzione per il cinema che la nostra amministrazione ha sempre tenuto presente – ha detto Zingaretti – La formazione è uno dei settori fondamentali su cui poniamo l’attenzione e siamo convinti che l’arte e la cultura vadano valorizzati. La provincia faràquesto grande investimento nel cinema in un momento in cui questo vive di tagli e mortificazioni. Dobbiamo avvicinare i ragazzi al mercato”.
Con Zingaretti, in conferenza c’erano il presidente del Festival Gian Luigi Rondi, l’assessore Massimiliano Smeriglio, l’ad di Cinecittà Luce Luciano Sovena, i registi Ettore Scola, Francesca Comencini e Daniele Vicari, gli attori Valerio Mastandrea e Elio Germano e Laura Paolucci della Fandango, in rappresentanza di Domenico Procacci, che ha inviato i suoi “in bocca al Lupo” con un messaggio.

La scuola sarà pubblica, di durata biennale – ma si sta valutando la possibilità di aggiungere al programma un terzo anno – e sorgerà in parte alla Magliana, in via Greve, con 1200mq per 5 aule didattiche, una bibliovideoteca, uno spazio per seminari, convegni e iniziative, e in parte, grazie a un accordo con Cinecittà Luce, all’interno degli studios di Cinecittà, dove sarà adibito uno spazio di 250 metri quadri per attività di laboratorio, postproduzione e archivio.

Ad aprile uscirà il bando. Poi, a giugno 2011 sono previste le selezioni dei 50 ragazzi che inizieranno l’anno accademico ad ottobre. Il costo per l’allestimento, gli acquisti, i lavori e lo start up è di 1 milione 200 mila euro.
I corsi prevedono non solo le materie classiche come regia, trucco, scenografia e recitazione ma anche l’ìintegrazione con nuovi aspetti dell’arte cinematografica come l’animazione 3D e il web video.

“E’ una novità importantissima – ha dichiarato l’ad di Cinecittà Luce Luciano Sovena – da un lato è raro ormai trovare un politico che si interessi al cinema. Sono una specie in via d’estinzione. Dall’altro sono felice del coinvolgimento di Cinecittà Luce, che contribuirà mettendo a disposizione i locali della Palazzina Frascati, che hanno tutto il necessario per il fabbisogno di una scuola come questa. In Italia le scuole di cinema sono molte, ma poche garantiscono serietà. Questa darà lavoro, anche dal punto di vista dell’archivio. C’è sempre bisogno di conservare i materiali e il patrimonio audiovisivo e il mestiere dell’archivista non è da sottovalutare”.
Sovena coglie l’occasione per ricordare che nella stessa giornata l’UNESCO proporrà l’archivio storico di Cinecittà Luce come patrimonio dell’umanità.
“Se dovesse andare – scherza l’ad con una punta d’orgoglio – potremmo restare per sempre”.

Interviene poi il regista Daniele Vicari, che ha “pensato” il progetto insieme all’amico Valerio Mastandrea: “Sostenere questa iniziativa presuppone coraggio – dice Vicari – soprattutto politico. Quando dissi ai miei parenti, di origine contadina, che volevo fare il regista mio nonno mi rispose: ‘cò la cultura nun se magna’. Oggi sono personalità di ben più altro profilo a dichiarare di pensarla così. Ma io dico anche che non si può solo mangiare pane e disillusione, e una scuola come questa serve, per diversi motivi. Abbiamo una scuola nazionale di cinema ottima, è vero, ma è appunto nazionale e con un numero di posti limitatissimo. Il che esclude, ad esempio, gli stranieri, che secondo dati recenti risultano tra i maggiori produttori di PIL nel nostro paese. Io lo trovo un impoverimento, e infatti la scuola Gian Maria Volonté sarà destinata a tutti i ragazzi tra i 18 e i 28 residenti nella provincia di Roma. Il bando è assolutamente pubblico e l’accesso è gratuito. Noi pescheremo tra gli stranieri, e anche tra i membri della working class, per garantire il ricambio culturale nel futuro del nostro paese”.
Idee chiare, anche sul programma didattico. Il primo anno i ragazzi seguiranno tutte le materie, dando un’indicazione di massima sulla loro aspirazione. Nel secondo anno sono previste le specializzazioni “per farli maturare – dice Vicari – in modo che non perdano tempo dietro a studi che non li interessano davvero. E’ possibile che qualcuno parta con l’idea di fare il regista e si renda conto in corso d’opera che invece la sua aspirazione è il montaggio. Gli studenti potranno assecondare i loro desideri”.
Il terzo anno, ancora in forse, gli studenti saranno inseriti direttamente nel mondo del lavoro, e aiutati a districarsi nell’impianto legale che sottosta alle regole per il finanziamento.

autore
27 Ottobre 2010

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