Isabella Sandri


Animali che attraversano la strada: un film tutto italiano girato in 8 settimane e montato in due mesi. Un articolo 8 con un budget minimo (1 miliardo e 250 milioni circa) che è riuscito a raccontare con straordinaria onestà intellettuale la quotidianità delle nostre periferie urbane. Senza la becera retorica del “volemose bene” né facili moralismi, la regista Isabella Sandri si avvicina alla realtà degli adolescenti che abitano le aree degradate di Roma, in particolare il Residence 415 di Via Bravetta. Racconta un luogo dove la sofferenza e il “tiramo a campa’” di coloro che vi abitano è vissuto con una sorta di orgoglio estremo. Uno spazio dove il desiderio di superare il senso di disagio porta i giovani a formare un nucleo compatto e opporre alla società benpensante il loro codice sociale: quello dettato dalla semplice sopravvivenza.
Il film, presentato alla 57° Mostra del Festival di Venezia, ha riscosso consensi da parte dei critici francesi. Esce nelle sale delle principali città italiane il 4 maggio prossimo.

Quando hai scritto la sceneggiatura?
Nel 1996. Si è trattato di un lavoro a tre: io, Giuseppe Gaudino (anche produttore, ndr) e Heidrun Schleef. Era un progetto che avevo molto a cuore. Nella fase iniziale mancava tutto il filone poliziesco, sviluppato in seguito grazie anche alla collaborazione del commissariato di polizia del quartiere Primavalle. Al contrario il Ministero degli Interni non ha voluto dare alcun tipo di sostegno. Ho voluto raccontare la storia di chi ha il potere e di chi non lo possiede per niente. Ho filmato non luoghi, non vite, e ho raccontato il furto che viene fatto a questi adolescenti: rubano dagli scaffali dei negozi o qualche motorino ma sono loro i veri derubati.

Più spesso il cinema italiano racconta i mali del giovane medio borghese. Cosa è successo? Ci siamo persi quest’altra faccia del disagio giovanile?
Sono realtà dove si svolge una comunicazione molto vitale ma priva di potere. In luoghi come i residence di Via Bravetta, o i Ponti, vicino a cui ho vissuto, questa gente vive un isolamento totale, che in qualche modo finisce per cercare. Per esempio, è prassi comune che il datore di lavoro non assuma una persona che abita dentro un posto come il Residence. Così scatta il desiderio di difendere le proprie condizioni, per quanto degradate. Scatta l’orgoglio e la non disponibilità a fondersi con altre realtà. Quali alternative hanno?

E gli assistenti sociali?
Anche loro hanno poco potere. Perdono di entusiasmo in breve tempo e si inaspriscono.

Parli di queste realtà con estrema naturalezza. Da quanto tempo ti interessano? Che genere di approccio hai avuto?
Da sempre. Appena sono arrivata a Roma ho abitato nella coperativa Turati vicino ai Ponti (il Laurentino 38, ndr). Allora frequentavo il Centro Sperimentale, e ogni giorno prendevo un autobus, lo 080, per raggiungere la stazione della metropolitana. Ogni giorno su quel mezzo pubblico sentivo storie di sfratti, allontanamenti… Mi interessa inoltre il lavoro di Paolo Crepet. Un libro in particolare: Cuori violenti. Apprezzo molto anche il film di Olivier Assayas, L’eau froide.

autore
24 Aprile 2001

Interviste

Ti West
Interviste

Ti West: “in ‘MaXXXine’, gli anni ’80 che nessuno vuole mostrare”

Con MaXXXine, in sala con Lucky Red, Ti West conclude la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story e proseguita con Pearl, confermandosi una delle voci più originali del cinema di genere dell’era Covid e post-Covid

play
Interviste

Trincia: “ognuno di noi ha sentito vicinanza con questo caso”

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.

play
Interviste

Luchetti: “ho voluto raccontare Carla anche come donna politica”

Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.

Interviste

Marco Valerio Gallo: come ti disegno ‘Freaks Out’

Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti


Ultimi aggiornamenti