VENEZIA. Il Premio di critica sociale Sorriso Diverso va al film Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry con le seguenti motivazioni: “Seppur con una sceneggiatura scarna, l’idea del film esprime grande creatività, coraggio ed una originalità che non è facile raggiungere in momenti in cui sembra che tutto sia già stato detto. La storia realmente accaduta di un corteo nuziale che attraversa l’Europa per portare in Svezia dei profughi siriani che sperano di trovare in quel paese asilo politico è una storia di emarginazione ma non solo. Io sto con la sposa si caratterizza per lo sguardo originale, che ci restituisce, forse per la prima volta, degli immigrati clandestini sbarcati a Lampedusa non come semplici numeri statistici ma come esseri umani, dotati di proprie individualità, spiritualità e talenti, rimessi a lucido e con vestiti da cerimonia, non con i giacconi laceri con i quali siamo abituati a vederli; per il grande e coraggioso esempio di disobbedienza civile contro leggi inumane; per la forza delle immagini di molte scene; per la innovativa forma di produzione dal basso che è riuscita a coinvolgere più di 2.600 mini produttori, realizzando così il più importante film italiano in crowdfunding”.
La cerimonia di premiazione, condotta da Christian Floris, si è tenuta presso lo spazio Luce Cinecittà all’Hotel Excelsior. Durante la premiazione sono intervenuti Stefano Rulli, del CSC, l’attore Jose Dammert e il partner culturale del Premio CIFA Onlus, importante organizzazione non-profit per le adozioni internazionali. L’apertura è stata dedicata alla presentazione in anteprima di Le faremo sapere, di Nicola Liguori e Francesco De Simone con la regia di Annamaria Liguori, docu-film sulle difficoltà dei giovani che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo. Inoltre è stato proiettato il documentario sui progetti di adozione internazionale della CIFA Onlus.
La giuria del premio, presieduta da Roberto Barzanti, è composta da Paola Dei, Massimo Nardin, Catello Masullo, Mariolina Gamba, Franco Mariotti e Ugo Baistrocchi (segretario giuria). Il premio è organizzato dall’Associazione l’Università cerca lavoro.
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre